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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Simon Mawer, La casa di vetro 20/03/2009

La casa di vetro Simon Mawer
Traduzione di Massimo Ortelio
Neri Pozza Euro 18,00

“E il Glasraum le circonda, luogo di equilibrio e ragione, spazio senza etą racchiuso in una cornice rettilinea capace di trasformare la luce in sostanza, il volume in materia tangibile, capace di negare l’esistenza stessa del tempo”. Punto di partenza e di arrivo di questo strabiliante romanzo di Simon Mawer č la Landauer Haus ovvero “La casa di vetro”. Il nuovo libro dello scrittore inglese si ispira a un celebre edificio dell’architetto tedesco Ludwing Mies van der Rohe che Mawer visitņ a Brno, nella Repubblica Ceca: una stupenda residenza costruita alla fine degli anni venti per una ricca famiglia di industriali tessili. Posta sulla vetta di un pendio consente allo sguardo di cogliere ogni minima sfumatura dello spazio circostante attraverso le vetrate immense che la avvolgono, mentre una preziosa parete d’onice all’interno cattura i raggi del sole al tramonto offrendo uno spettacolo magico. Le vicende che hanno caratterizzato la vita dei Tugendhat, i veri proprietari, si avvicinano solo in parte a quelle dei protagonisti del romanzo di Mawer, i Landauer. Viktor č un ricco industriale ebreo che costruisce automobili, Liesel č una giovane e affascinante donna tedesca. La narrazione prende avvio nel 1929 quando i giovani Landauer, in viaggio di nozze a Venezia, incontrano lo stravagante e geniale architetto Von Abt al quale affidano il progetto per la loro nuova abitazione nella cittą di Město in Cecoslovacchia. Von Abt, che concepisce per i Landauer una “casa del futuro” costruita con vetro e acciaio, si definisce “un poeta della luce, dello spazio e della forma”. Sedotti da questo artista visionario Liesel e Viktor cresceranno i loro figli Ottilie e Martin in una casa stupefacente e costosissima destinata a suscitare perplessitą, ammirazione e critiche. In questo scenario magico si muove un caleidoscopio di personaggi tratteggiati con grande maestria dall’autore e destinati a restare scolpiti nella mente del lettore. Frequentano casa Landauer intellettuali, artisti, musicisti, attrici e molti amici della giovane coppia fra i quali spicca Hana Hanįkovį, donna di forte sensualitą e inquietante bellezza sposata a Oskar, un ricco e anziano ebreo che non si fa scrupolo di tradire con altri uomini e donne ogni qual volta se ne presenta l’occasione; la lega a Liesel Landauer una profonda amicizia e solidarietą femminili nella quale si insinua, in maniera velata, un sentimento proibito. Le vicende della famiglia si intrecciano con quelle della Storia e nel sanguinoso evolversi degli eventi (l’avvento dei nazisti, la disgregazione della Cecoslovacchia) i Landauer devono fare i conti con le proprie origini ebraiche e sono costretti a fuggire nonostante Liesel sia tedesca purosangue. Insieme a loro partono la giovane Kata e la figlia Marika in fuga da Vienna accolte in casa Landauer grazie alla generositą di Liesel che, ignara del legame che unisce Kata al marito, le propone di diventare bambinaia per i loro figli. E’ proprio alla stazione Nordbahnhof di Vienna che Viktor incontra Kata, una donna “dallo sguardo sveglio, intelligente…con occhi azzurri limpidi come un cristallo dietro il quale si vede il cielo” che arrotonda il misero stipendio di modista offrendo i suoi servigi agli uomini. Nonostante sia un marito integerrimo e un padre affettuoso, Viktor se ne innamora e organizza anche per lei e la figlia il trasferimento in Svizzera. Nella quiete di Zurigo i Landauer trascorrono mesi di relativa serenitą “portando i bambini a fare gite in vaporetto sul lago o bagnandosi nelle sue acque” mentre Liesel tiene viva con lettere malinconiche, piene di nostalgia, la sua amicizia con Hana. Tuttavia prevedendo il precipitare degli eventi Viktor, con grande saggezza, decide di emigrare negli Stati Uniti ma il viaggio si presenta subito complicato e, arrivati nella Francia occupata dai tedeschi, un nuovo evento drammatico metterą a repentaglio i gią difficili equilibri nella famiglia Landauer. Nel frattempo anche la magnifica residenza progettata da Von Abt segue le vicissitudini della Storia diventando un laboratorio dove un gruppo di scienziati nazisti studiano i criteri distintivi delle razze per avere la conferma della superioritą della razza ariana. Dirige questo centro di studi l’Hauptsturmführer Stahl, un ufficiale privo di umanitą che nasconde un segreto atroce e che intreccia una relazione amorosa con Hana, l’amica del cuore di Liesel. All’arrivo dei sovietici la Landauer Haus diventerą la palestra di un ospedale pediatrico dove Tomįš incontrerą l’affascinante Zdenka, esile e minuta ma capace di ammaliarlo con la sensualitą della sua danza. Zdenka, che non ha potuto diventare ballerina a causa di una brutta caduta, si dedica al recupero dei bambini affetti da poliomielite. Per uno strano scherzo del destino la giovane donna incontra Hana che dopo essere stata deportata a Ravensbrück, nel nuovo ordine sovietico č diventata una funzionaria dei Beni Culturali con il compito di trasformare la prestigiosa residenza Landauer in Museo. L’epilogo di questo romanzo, struggente e commovente anche per la capacitą dell’autore di scrutare con delicatezza nell’animo dei protagonisti, riserverą al lettore una nuova sconvolgente sorpresa come se il destino avesse voluto riannodare i fili di molte vite distrutte dagli eventi. Nel libro di Simon Mawer il virtuosismo consiste nella varietą dei toni, nello stile narrativo ipnotico, in una scrittura sobria, nitida, estranea a qualsiasi pretesa letteraria eppure capace di far lievitare il grumo dei sentimenti che si agitano nel cuore dei personaggi imprimendogli una intensitą epica quale raramente s’incontra in un romanzo.

Giorgia Greco


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