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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ugo Volli
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Comprereste una macchina usata da gente come questa ? 19/03/2009

COMPRERESTE UNA MACCHINA USATA DA GENTE COME QUESTA ?

Oltre ai nemici di Israele veri e propri, agli ideologi antioccidentali, ai rivoluzionari di professione, della questione mediorientale si occupano anche gli ingenui, i buonisti, quelli che scambiano i desideri per realtà. Spesso costoro pensano che magari sì, quelli di Hamas sono violenti, ma gli altri, quelli di Fatah, sono gente che ha il cuore alla pace, anche se fino all´altro ieri organizzavano stragi, e si tratta solo di mettersi d´accordo sulla soluzione giusta dei due stati, se non lo si fa è colpa di Israele. A costoro devo dare ora una notizia tratta dal Jerusalem Post che molto probabilmente i giornali italiani taceranno. Ieri è tornato a parlare Muhammad Dahlan, l´ex uomo forte di Fatah a Gaza, che nonostante la fuga ignominiosa di due anni fa, è rimasto influente "consigliere speciale" di Abu Mazen. Interrogato dalla televisione dell´autorità palestinese sul fallimento delle trattative del Cairo per un governo unitario fra Hamas e Fatah, Dahlen ha negato che la ragione fossa la richiesta della sua parte di riconoscere gli accordi fatti. "Noi non abbiamo affatto chiesto a Hamas di riconoscere Israele," ha dichiarato, "tant´è vero che non lo riconosciamo neanche noi." Sconcerto generale. Ma come la mettiamo con le trattative, la road map e tutto il percorso di "pace"? "Il riconoscimento è stato fatto dall´Autorità palestinese, non da Al Fatah" (che pure ne è la componente largamente maggioritaria). "in quanto gruppo di resistenza non ci sentiamo affatto legati al riconoscimento," ha spiegato. Tant´è vero che "abbiamo processato e ammazzato dieci volte di più collaborazionisti noi di Fatah, che quelli di Hamas. Con tutte le forme legali. beninteso." Insomma, col cappello dell´Autorità Palestinese riconoscono Israele, con quello di Fatah no e si riservano il diritto di ammazzare chi non è d´accordo. Ora io vi chiedo, amici buonisti e pacifisti, comprereste una macchina usata da gente come questa, che cambia idea e impegni a seconda delle etichette che assume? E perché Israele dovrebbe sentirsi tranquillo comprando una pace usata da loro? Per la garanzia di Eurabia sul contratto?

Ugo Volli


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