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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ugo Volli
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Buon sangue non mente 10/03/2009

BUON SANGUE NON MENTE

C´era una volta, in un posto che possiamo chiamare Iran (o Persia, se preferite) un governante, il cui nome iniziava per A. il quale aveva deciso di sterminare tutti gli ebrei, perché "non si inginocchiavano davanti a lui" e "obbedivano a leggi diverse dagli altri". La persecuzione fallì, a quanto pare,  per l´avvenenza di una giovane ebrea che piaceva al sovrano A. La storia è ricordata dalla festa di Purim, che si festeggia oggi. Mille anni prima di A., c´era stato un Faraone che temeva gli ebrei nel suo regno, perché "troppo numerosi e potenti".  Dopo la Persia, ci furono le deportazioni romane, le crociate, le persecuzioni islamiche e quelle cristiane in Spagna e altrove, i cosacchi in Polonia, mille espulsioni e stragi fino a un certo imbianchino tedesco il cui nome iniziava per H.. Sempre  con il nobile scopo purificare il paese dai perversi infedeli ed eliminare gli insetti, i cani e le scimmie, naturalmente. Oggi in Persia c´è di nuovo un governante il cui nome inizia per A. che vuole distruggere "il cancro dell´umanità" naturalmente ebraico, ma non c´è speranza che il suo imperatore si innamori, tantomeno di un´ebrea: è troppo funereo e razzista per cascarci. In più A. invece delle forche del suo antenato, sta costruendo l´atomica, purtroppo più efficace. Non bisogna aver paura di queste cose, dicono i saggissimi eurarabi, parlando si risolve tutto. Senza dubbio hanno ragione loro, tanto più tranquilli e rilassati in quanto eredi dei persecutori, non delle vittime. Capita anche che abbiano il buon gusto di vantarsi, come una volta ha fatto D´Alema (ma non è il solo, l´ho sperimentato personalmente) che i loro padri si erano dissociati dalle persecuzioni, cosa per cui sentono di meritare una gratitudine ereditaria e che li autorizza a non farsi impressionare dalle "paranoie" ebraiche. Avranno ragione loro, certamente. Buon sangue non mente. Ma, capite, ci sono coincidenze che rendono nervosi: la Persia, l´iniziale A. (e la seconda lettera del nome è una H), quella mania di estirpare il cancro, quelle armi...  E il prossimo governo israeliano non avrà neanche la bella Livni come ministro degli esteri... non possiamo neppure sperare in una nuova Ester...

Ugo Volli


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