Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Affari legittimi gli assassini di massa? 08/03/2009
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Affari legittimi gli assassini di massa?
Ragazzi, sono ancora stordito, ma felice… che grande manifestazione, che meravigliosa protesta contro il genocidio e i crimini di guerra… quante bandiere bruciate… e che solidarietà internazionale… che gioia all’Onu… che titoli faranno domani sulla prima pagina di Unità e Repubblica, Il manifesto e Liberazione! Finalmente il tribunale internazionale per i crimini di guerra ha ordinato l’arresto di un politico genocida, uno che ha massacrato una popolazione innocente e per di più anche islamica, e noi siamo subito scesi in piazza! Mi chiedete se sto parlando di Shimon Peres e della guerra di Gaza? No, certo che no, leggete i giornali, il presidente israeliano non è stato affatto incriminato, l’arresto è stato ordinato per Bashir, presidente del Sudan e responsabile del genocidio in Darfur. Mi dite che mi sbaglio, che non ci sono state manifestazioni contro il Sudan? Che strano, io mi ricordo benissimo, un paio di mesi fa l’indignazione di tutti i democratici, la richiesta di processi per i crimini di guerra, le bandiere bruciate… dite che non riguardava il Sudan ma Israele? Davvero bizzarro, non è che avranno sbagliato bandiera? No, mi dite, Bashir è una vittima, Hamas e l’Iran e la Lega Araba e l’Unione africana (presieduta dalla Libia) e anche la Conferenza Islamica hanno protestato e chiesto di annullare l’incriminazione… Gheddafi ha detto che si tratta di «un pericolo precedente contro l’indipendenza dei piccoli Stati, la loro sovranità e le loro scelte politiche» e il Venezuela ha parlato di «intromissione in affari legittimi e interni del popolo del Sudan» Affari legittimi gli assassini di massa? Ma il Venezuela non era stato eroicamente in prima fila nell’appoggiare la lotta antimperialista del popolo palestinese espellendo l’ambasciatore israeliano, ancor prima della Mauritania (che l’ha fatti l’altro ieri)? Forse non capisco nulla di politica… o di giustizia. Mi potete spiegare l’equivoco? Nessun equivoco, mi dite. Bashir ha dichiarato che il suo mandato d’arresto è il frutto di un complotto sionista. Ah, adesso sì che è chiaro! Se il Sudan stermina la popolazione del Darfur, la colpa è certamente dei sionisti. Come quando Vattimo e D’Orsi dissero che il Tibet stava opprimendo la Cina: verità difficili ma politicamente corrette. Allora che bandiera bisogna bruciare?