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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ugo Volli
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Se protesti contro l'antisemitismo, sei osceno 06/03/2009

SE PROTESTI CONTRO L'ANTISEMITISMO, SEI OSCENO

Come mamma e papà. Eurabia è sollecita nei confronti di Israele, certo non lo lascerebbe distruggere né far male al popolo ebraico, come dimostra l´ammirevole comportamento che la sua antenata Europa ha tenuto fra il 1939 e il 1945 - per non parlare dei dei mille e cinquecento anni precedenti. Con genitori così, siamo tranquillissimi. In cambio del suo affetto, però, non accetta discussioni. Non solo i giornali che si autodefiniscono "di qualità" e almeno hanno qualche redattore di esteri che comunque si dà da fare per sculacciare il discolo Israele e farlo vergognare delle sue colpe (ad esempio domenica scorsa l´"Indipendent", che in Gran Bretagna è un po´ come "Repubblica" in Italia, ha pubblicato sul supplemento un servizio di copertina perfettamente fantastorico sulle "squadre della morte" dell´esercito israeliano...) Ci si mettono anche le riviste che istituzionalmente avrebbero tutt´altro oggetto. Per esempio "The lancet", giornale di medicina, ha pubblicato sull´ultimo numero un´inchiesta sul peggioramento della condizione di salute a Gaza negli anni recenti e non ha legato questo fatto al regime di Hamas, ma solo alla cattiveria del governo israeliano che chiude le frontiere, così, per sadismo (i razzi Kassam non sono nominati, naturalmente). Accanto hanno messo un editoriale di Jimmy Carter (eurabiano ad honorem, per la sua perfetta imparzialità) che sosteneva la necessità di obbligare Israele a riconoscere Hamas (non l´inverso, badate). E se qualcuno contestasse questo tipo di ricostruzioni un po´, come dire, avventurose? Mal gliene incolga. Cercate di capire, è come dire a mamma e papà che hanno torto a punirvi se pensano che avete rubato la marmellata. Il "British Journal of Medicine", rivista sorella del "Lancet" e altrettanto competente in politica estera, autrice di uno scoop analogo qualche settimana fa sul danno alla salute che l´esistenza di Israele costituisce, e subito duramente contestata da numerosi lettori, ha appena pubblicato un articolo per dichiarare che  ignorerà "la campagna di e-mail"  orchestrata dalla "lobby pro-Israele", campagna "oscena", "pornografica" e "abusiva", "che non vale la carta su cui è scritta". Insomma, se protesti contro l´antisemitismo, sei osceno. Se lo pratichi, no (mamma e papà possono). Be´, una volta tanto, provo a essere osceno anch´io. Vaffa... "British Journal"! E vaffa... anche voi, "Lancet", "Indipendent", "Pais" e stampa eurabiana tutta. Sarà maleducato, ma sfogarsi fa bene alla salute.

Ugo Volli


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