Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
A Rossana Rossanda che non tollera l'idea di Kadima come modello per la sinistra La risposta ironica del Foglio
Testata: Il Foglio Data: 25 febbraio 2009 Pagina: 1 Autore: Andrea Marcenaro Titolo: «Andrea's Version»
Riportiamo dal FOGLIO l'Andrea's Version di oggi, 25/02/2009, per il divertimento dei lettori. E' una risposta all'articolo di Rossana Rossanda che, sul MANIFESTO di ieri, criticava Kadima. Ecco l'articolo:
Kadima. Adesso si parla di Kadima, vogliono fare Kadima, e bisogna ammettere che la cosa ha un suo fascino. Bel nome, Kadima. Le palme, i kibbutz, la musicalità dell’oriente trasferita nel Transatlantico. Mica male. Rossana Rossanda ieri naturalmente s’è incazzata. Ma bene, è esplosa, che bel capolavoro, a questo si è ridotto il centrosinistra del mio paese, a invidiare Kadima, a sognare una Kadima de noantri. Nemmeno la Spd, o Zapatero, e perfino un Barack, quantomeno socialdemocratici. No, Kadima, il partito di quella boiaccia della Tzipi Livni. La solita Rossanda, ti dici, la solita vate del comunismo ha rialzato il sopracciglio. Poi ti giri un momento, vedi che al posto della Striscia di Gaza c’è l’insegna di Meo Patacca, che a piazza di Spagna non si vede manco l’ombra di un guerriero palestinese, manco un missile kassam, che al caffè della Pace, al posto di Sharon o di Moshé Dayan, stanno entrando Casini e Rutelli, e allora ti convinci che parlare di Kadima suona effettivamente un tantino fuori luogo. Questo, almeno, finché non entrerà nel partito quel rude guerriero di Follini.
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