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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Una dichiarazione miserabile 12/02/2009
-----Messaggio Originale-----
Da: 
Data invio: giovedì 12 febbraio 2009 0.13
Oggetto: la "immigrato-fobia"

Vorrei ridere o almeno sorridere anch'io leggendo la "cartolina da Eurabia" di Ugo Volli.

In realtà mi viene una grande rabbia unita a  tristezza. Non leggo e non ho letto "famiglia cristiana", ma come non vedere che c'è in Italia un'emergenza razzismo che fa venire i brividi? Vogliamo chiamarla "immigrato-fobia"? Vogliamo inventare una nuova parola? Forse ce ne sarebbe bisogno. Ci diano una mano i semiologi.

Si dice, comunque, che i fatti della storia non si devono dimenticare, che potrebbero ripetersi.

Che cosa esclude che il nostro amato e civile Paese possa produrre un mostro giuridico del tipo "Leggi razziali",  chiamandole in altro modo? L'invito rivolto ai medici a denunciare i clandestini non potrebbe essere un primo  assaggio?

Voglio solo ricordare che le Leggi razziali furono precedute, fra l'altro, da una campagna  orchestrata da giornali come "Il tevere" e "Il resto del Carlino" contro gli "immigrati" ebrei, che toglievano lavoro agli italiani ed esercitavano un vero "strapotere" con la loro "invasione" In quel caso si chiedeva di chiuder loro le porte dell'università. Oggi si chiede ai medici di denunciare i malati, se clandestini.

Forse ci siamo già spinti oltre le leggi razziali.

lettera firmata

Le dichiarazioni astratte lasciano il tempo che trovano, nè servono accuse che sanno troppo di lotta tra partiti. grave è anche alzare a dismisura i toni, che impediscono di vedere il pericolo quando arriva poi davvero. Ma il nostro paese, così come accadde negli anni '30, non si rende conto dei vari aspetti del razzismo, aiutato in questo da chi crede di esorcizzarne la gravità usando l'arma del buonismo. così tutto si ottunde e non si capisce più nulla.
Ci riferiamo all'articolo di Famiglia Cristiana, nel quale si sostiene che in Italia siamo andati già oltre le leggi razziali. Poichè non è ammissibile l'ignoranza su quello che furono le leggi razziali del '38, questa affermazione è di per sè falsa e miserabile, ma che rientra di diritto in quel filone della chiesa cattolica che tende a cancellare le proprie responsabilità in relazione a quella decisione del regime fascista.
noi di IC non facciamo grandi dichiarazioni, ma citiamo fatti e responsabilità.
cordiali saluti,
IC redazione

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