Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
France 2 torna a mentire La cronaca di Dimitri Buffa
Testata: L'Opinione Data: 10 gennaio 2009 Pagina: 5 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «GAZA: LE MISTIFICAZIONI DI FRANCE 2»
Sull' OPINIONE di oggi, 10/01/2009, a pag.5, un articolo di Dimitri Buffa sulle mistificazioni di France 2 , l'emittente di stato francese già condannata per essersi inventata l'uccisione di mohammed Al Dura da parte di soldati israeliani, una storia istruttiva cghe consigliami di leggere dagli archivi di IC. (andare in Home Page e digitare france 2 in "cerca nel sito" in alto a destra)
Dimitri Buffa - " GAZA: LE MISTIFICAZIONI DI FRANCE 2"
Inizia la guerra anti terrorismo di Israele contro hamas a Gaza, potevano mancare le mistificazioni e i falsi di France 2, canale pubblico francese? No, che non potevano mancare. Ne andava della loro fama di falsari, ampiamente meritata e conquistata sul campo dopo lo scandalo del finto filmato della finta morte di Mohammed Al Dura. Ecco quindi che lo scorso 6 gennaio, mentre i media italiani ed europei erano intenti a inseguire le pseudo statistiche su morti e feriti (sia ben chiaro che nessun dato è attualmente accertato e accertabile) a Gaza, arriva un altro scivolone. Una vera porcheria mediatica, roba che il direttore di rete dovrebbe chiudersi in convento. O ce lo dovrebbero chiudere quelli del sindacato giornalistico locale. In due parole, leggendo la nota pubblicata su Haaretz, le cose stanno così: ricordate le immagini delle centinaia di cadaveri dopo i bombardamenti del primo gennaio? Non c¹entravano un cS con quel bombardamento. Erano di quattro anni prima. Immagini di repertorio insomma, per di più prese dopo lo scoppio di un camion carico di esplosivo a Jabaylia. Un camion che con il suo carico di morte era diretto ai terroristi di Hamas. Quelli che hanno tanto a cuore la sorte dei loro bambini. A ³le Figarò² che li aveva già smascherati nel caso di Al Dura quelli di France 2 si sono giustificati dicendo che avevano sbagliato il filmato da mandare in onda. Così l¹informazione filo hamas, più che filo palestinese, che poi è quella che imperversa sui media italiani e del Vecchio Continente, trasforma una disgrazia dovuta ai terroristi in un eccidio piovuto dal cielo per colpa dei cattivi israeliani. Tanto qualche idiota che abbocca c¹è sempre. D¹altronde ancora abbiamo negli occhi i finti funerali del finto massacro di Jenin, con gli attori che cadono dalla bara, si rialzano e si risistemano per il proseguimento della sceneggiata. Tutto questo è stato già denominato ³Pallywood², cioè Palestina Hollywood. E adesso si ricomincia. Perché, a bene vedere più che quella militare, è la guerra della comunicazione che gli israeliani devono vincere. E si stanno attrezzando grazie alle macchinette tarate su you tube dei soldati israeliani e delle unità di comunicazione che l¹esercito si porta dietro. Se ne sono viste di tutti i colori, c¹è proprio un sito you tube di Tzahal dove ci sono filmati che se non fossero drammatici avrebbero effetti a dir poco esilaranti. L¹ultimo, messo l¹altro ieri dal soldato ³Deborah 67² nel suo blog , con una musichetta da Stanlio e Ollio, nel sottofondo, fà vedere un O amorevole mamma dell¹hamastan di Gaza, tutta velata di nero stile vedova sarda del 1940, che accudisce al suo bambino (³Tifl², plurale ³atfal²) mentre spazza per trerra nel salotto di casa a Gaza. Spazza anche intorno a uno strano oggetto canticchiando in arabo. Oggetto postonel bezzo del salotto e appoggiato a una finestra che la telecamera non svela subito cosa sia per lasciare allo spettatore la suspense. Poi all fine lo inquadra. E sapete cosa era? Un bel treppiede sormontato da un lancia razzi di quelli che sparano ogni giorno Kassam su Sderot, Ashkelon, Ashdod e così via. Capito che bella ³ama de casa² (donna di casa in spagnolo,ndr) la signora? Lei sì che ha a cuore la sorte del proprio ³tifl saghir² (piccolo bambino). Possiamo scommetterci che quando il piccolo sarà centrato da chi voleva solo neutralizzare il lancia razzi, la sua amorevole mamma sarà la prima a mostrarsi alle telecamere occidentali per dimostrare di che lacrime grondi e di che sangue il cattivo ebreo di Israele. Non credete quindi a una sola parola e a una sola immagine di quello che vi mostra la Rai, France 2, La 7 o Mediaset. Le immagini vengono comprate da cameramen palestinesi o spesso si tratta di grotteschi filmati di repertorio come nel caso della tv francese pubblica. E non credete neanche alle notizie, si vedrà tutto a consuntivo. Anche Franco Abuzzo, ex presidente dell¹Ordine dei giornalisti della Lombardia, si è accorto di questo andazzo e giorni fa ha postato il seguente articolo sul suo sito www.francoabruzzo.it <http://www.francoabruzzo.it> : ³Milano, 7 gennaio 2009. Sono solito svegliarmi ascoltando il Gr1 della Rai delle 7. Ovviamente dedicato questa mattina in apertura alla strage nella scuola gestita dall'Onu a Jabaliya (zona nord della striscia di Gaza). Della notizia, con i servizi da Gerusalemme, è stata data una sola versione, quella che accusa Israele di aver fatto fuoco in maniera deliberata sui 350 ospiti dell'edificio. Eppure, da ieri, le principali agenzie di stampa, tra le quali l'Ansa (basta consultare il sito www.ansa.it), hanno dato un'altra versione, che è questa: ANSA. GAZA. STRAGE JABALYA. UNITÀ ISRAELE ATTACCATA DA MORTAI. Tel Aviv, 6 gennaio 2008. La strage nella scuola dell'Unrwa di Jabalya è avvenuta dopo che dal suo interno erano stati sparati colpi di mortaio contro una vicina unità di fanteria israeliana. L'unità ha risposto al fuoco a sua volta con mortai contro gli attaccanti, per neutralizzarli. Lo ha riferito la televisione commerciale israeliana Canale 10, citando fonti militari. Secondo l'emittente, le forze armate israeliane dispongono di un filmato, ripreso da un aereo senza pilota, che mostrerebbe le fasi successive dell'incidente. Fonti militari israeliane hanno detto alla televisione che negli ultimi giorni sono aumentati gli episodi in cui miliziani di Hamas hanno attaccato forze israeliane dall'interno di scuole, ospedali e moschee, nonchè da zone residenziali. (ANSA). XBU 06-GEN-09 18:31 Ovviamente nei servizi non c'era un accenno alle responsabilità di questa guerra addossata al gruppo terroristico di Hamas, tra i tanti, sia dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, sia dal presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Abu Mazen (Mahmud Abbas). Concludendo il famoso dibattito sull'obiettività (1959/1979), Umberto Eco ha scritto che il cronista è uno "storico del presente o dell'istante" e che è possibile raggiungere una obiettività minima, quando di un fatto si raccontano tutte le versioni che circolano sulle agenzie di stampa. Antonio Caprarica farebbe bene a ricordare la lezione di Umberto Eco ai suoi redattori. Liberiamoci delle cronache ideologiche e lavoriamo come "storici": ascoltiamo tutti, scaviamo nella realtà dei fatti, leggiamo tutte le "carte" e diamo spazio a tutte le versioni. E' in gioco la crediblità del giornalismo. Non solo italiano. Che dire al caro Abruzzo, se non che questa è una nobile battaglia, ma contro i mulini a vento?
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