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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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L'Opinione - Il Manifesto - Il Giornale Rassegna Stampa
09.01.2009 Da Israele un nuovo film antisraeliano: Valzer con Bashir
tre recensioni a confronto

Testata:L'Opinione - Il Manifesto - Il Giornale
Autore: Dimitr Buffa
Titolo: «Valzer conBashir»

Da L'OPINIONE del 9 gennaio 2009.

Tempo fa qualcuno su facebook aveva creato un gruppo che proponeva di
togliere la cittadinanza israeliana a coloro che dall¹interno dello stato
ebraico contribuivano a diffondere le leggende negative, e di conseguenza
l¹odio che da esse deriva, contro Israele.
Ebbene ³Valzer con Bashir², l¹osannatissimo film israeliano del regista Ari
Folman, fatto insieme all¹illustratore David Polonski e all¹animatore Yoni
Goodman, ancora prima che il premio Oscar per il quale è stato candidato dal
ministero della cultura israeliano, dovrebbe far meritare  una ³punizione²
siffatta per tutti e tre i coautori.
Intendiamoci: due terzi del film, quelli che vivono delle bellissime
animazioni, tra cui la corsa dei cani iniziale, e della dimensione onirica,
sono veramente notevoli. Per non parlare della colonna sonora e dei
dialoghi. Tutto materiale di prim¹ordine.
 Ma, Dio bono, il messaggio è veramente fuorviante anche perché ormai lo
sanno anche i sassi che la strage di Sabra e Chatila fu fatta dagli uomini
del traditore dei maroniti Elie Hobeika, che poi finì la propria esistenza
in Siria dove saltò in aria nel 2003, proprio per conto dei servizi della
dittatura all¹epoca condotta da Assad padre. Una strage che doveva ricadere
su tutti i maroniti e poi su Israele.
 Una strage che cosò il posto da ministro della difesa a Sharon e quello di
premier a Shamir. E che negli anni verrà utilizzata dagli anti semiti di
tutto il mondo per inverare il paragone che piace tanto anche al cardinal
Martno in Itala, e ad hamas a Gaza, cioè quello che vuole che oggi gli ebrei
si comportino con i palestinesi come un tempo i nazisti si comportavano con
gli ebrei.
Questo film, parzialmente autobiografico, racconta la storia del regista,
Ari Folman, il quale cerca di recuperare i suoi ricordi del servizio
militare, all¹epoca della prima Guerra del Libano del 1982.
 In particolare, evoca un evento che sarebbe stato cancellato dalla sua
memoria: il massacro di Sabra e Shatila. Se Folman si fosse fermato
all¹aspetto onirico e psicanalitico evocato all¹inizio del film quest¹ultimo
sarebbe stato veramente un capolavoro.
Ma il suo cedere alle deduzioni e alle facili scorciatoie ideologiche
tipiche degli esponenti della sinistra israeliana, che in certi casi sono
peggio dei no global europei, ha fatto sì che il capolavoro in fieri
naufragasse nel mare dell¹ideologia.
Che, per citare il Pasolini dell¹indimenticabile ³Uccellacci e uccellini²
con Totò come protagonista, è proprio un brutto ³corvaccio². Naturalmente se
leggerete le recensioni entusiaste di ³Repubblica², de ³L¹Unità², del
³manifesto² o se vedrete i servizi del Tg3 penserete che chi scrive è matto.
Tenete però presente che questi media della sinistra italiana vanno davvero
pazzi per gli ebrei che parlano male di Israele e fateci la tara.
 
Segnaliamo che mentre sul MANIFESTO Mariuccia Ciotta critica il film, perché non abbastanza antisraeliano (non attribuisce direttamente a Israele la strage di Sabra e Chatila,attribuzione che sarebbe un clamoroso falso), sul
GIORNALE il critico di estrama destra Maurizio Cabona, sempre attentissimo a tutto ciò che denigra Israele, recensisce positivamente il film

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