Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Da Israele un nuovo film antisraeliano: Valzer con Bashir tre recensioni a confronto
Testata:L'Opinione - Il Manifesto - Il Giornale Autore: Dimitr Buffa Titolo: «Valzer conBashir»
Da L'OPINIONE del 9 gennaio 2009.
Tempo fa qualcuno su facebook aveva creato un gruppo che proponeva di togliere la cittadinanza israeliana a coloro che dall¹interno dello stato ebraico contribuivano a diffondere le leggende negative, e di conseguenza l¹odio che da esse deriva, contro Israele. Ebbene ³Valzer con Bashir², l¹osannatissimo film israeliano del regista Ari Folman, fatto insieme all¹illustratore David Polonski e all¹animatore Yoni Goodman, ancora prima che il premio Oscar per il quale è stato candidato dal ministero della cultura israeliano, dovrebbe far meritare una ³punizione² siffatta per tutti e tre i coautori. Intendiamoci: due terzi del film, quelli che vivono delle bellissime animazioni, tra cui la corsa dei cani iniziale, e della dimensione onirica, sono veramente notevoli. Per non parlare della colonna sonora e dei dialoghi. Tutto materiale di prim¹ordine. Ma, Dio bono, il messaggio è veramente fuorviante anche perché ormai lo sanno anche i sassi che la strage di Sabra e Chatila fu fatta dagli uomini del traditore dei maroniti Elie Hobeika, che poi finì la propria esistenza in Siria dove saltò in aria nel 2003, proprio per conto dei servizi della dittatura all¹epoca condotta da Assad padre. Una strage che doveva ricadere su tutti i maroniti e poi su Israele. Una strage che cosò il posto da ministro della difesa a Sharon e quello di premier a Shamir. E che negli anni verrà utilizzata dagli anti semiti di tutto il mondo per inverare il paragone che piace tanto anche al cardinal Martno in Itala, e ad hamas a Gaza, cioè quello che vuole che oggi gli ebrei si comportino con i palestinesi come un tempo i nazisti si comportavano con gli ebrei. Questo film, parzialmente autobiografico, racconta la storia del regista, Ari Folman, il quale cerca di recuperare i suoi ricordi del servizio militare, all¹epoca della prima Guerra del Libano del 1982. In particolare, evoca un evento che sarebbe stato cancellato dalla sua memoria: il massacro di Sabra e Shatila. Se Folman si fosse fermato all¹aspetto onirico e psicanalitico evocato all¹inizio del film quest¹ultimo sarebbe stato veramente un capolavoro. Ma il suo cedere alle deduzioni e alle facili scorciatoie ideologiche tipiche degli esponenti della sinistra israeliana, che in certi casi sono peggio dei no global europei, ha fatto sì che il capolavoro in fieri naufragasse nel mare dell¹ideologia. Che, per citare il Pasolini dell¹indimenticabile ³Uccellacci e uccellini² con Totò come protagonista, è proprio un brutto ³corvaccio². Naturalmente se leggerete le recensioni entusiaste di ³Repubblica², de ³L¹Unità², del ³manifesto² o se vedrete i servizi del Tg3 penserete che chi scrive è matto. Tenete però presente che questi media della sinistra italiana vanno davvero pazzi per gli ebrei che parlano male di Israele e fateci la tara. Segnaliamo che mentre sul MANIFESTO Mariuccia Ciotta critica il film, perché non abbastanza antisraeliano (non attribuisce direttamente a Israele la strage di Sabra e Chatila,attribuzione che sarebbe un clamoroso falso), sulGIORNALEil critico di estrama destra Maurizio Cabona, sempre attentissimo a tutto ciò che denigra Israele, recensisce positivamente il film
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