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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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A Sergio Romano 08/01/2009

Da: Andrea Jarach 
Inviato: giovedì 8 gennaio 2009 0.02
A: 'lettere@corriere.it'
Cc: 'giorgio.boratto@fastwebnet.it'
Oggetto: lo Stato arabo della Palestina

 

 

  Nella sua risposta al lettore Boratto circa l’influsso demografico sulla situazione mediorientale non vedo obiezione alla asserzione paradossale (penso volutamente paradossale) che Israele tornerà ad essere “quello che è sempre stato: lo Stato arabo della Palestina”. Forse non a tutti coloro che della storia Mediorientale non sono specialisti può apparire chiara la paradossalità della affermazione in oggetto. A lei è certamente ben noto che nessuno Stato arabo di Palestina sia esistito e che semmai questo possa essere ritrovato in uno Stato contemporaneo allora è alla Giordania che dobbiamo guardare. Quanto allo Stato ebraico di Israele esso nasce in medi oriente nelle sue istituzioni basilari (dalle Università all’Accademia di arte Bezalel) per volontà del movimento sionista a partire dalla fine del XIX secolo fino a quando il 29 novembre 1947 le Nazioni Unite ne sanciranno ufficialmente il diritto e il 14 maggio 1948 ne verrà proclamata la nascita dal Governo provvisorio. Non si parlò tanto di temi demografici allora ma della autodeterminazione del popolo ebraico che con il proprio lavoro si costruì l’unico Paese al mondo dove “sporco ebreo” significa semplicemente un ebreo che non si lava. La fredda analisi cui spesso lei sottopone i fatti della storia talvolta non tiene conto dei fattori idealistici, quelli che, nel nostro caso portarono alla fine dell’800 il fondatore del sionismo politico Theodor Herzl, di fronte a una sfida impossibile (creare uno Stato ebraico in Mediooriente) a dire “solo se lo vorrete non sarà un sogno”. Purtroppo la Shoah rese il sogno una necessità per centinaia di migliaia di profughi ebrei dall’Europa che si insediarono (è sempre bene ricordarlo) in un terreno desertico e roccioso acquistato in gran parte dai latifondisti arabi residenti ben lontano dalla Palestina.

 

Andrea Jarach, Milano

 


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