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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Libero Rassegna Stampa
08.01.2009 Israele fornisce le prove: è Hamas che ha voluto la strage nella scuola
intanto l'Unione Europea trasmette la Tv di Hamas

Testata: Libero
Data: 08 gennaio 2009
Pagina: 15
Autore: Marco Gorra - A.M.
Titolo: «Terroristi nella scuola colpita, l'esercito tira fuori le prove - L'Unione europea reasmette sul suo satellite la Tv degli estremisti»

Due interessanti articoli da pagina 15 di  LIBERO dell'8 gennaio 2009

"Terroristi nella scuola colpita, l'esercito tira fuori le prove", di Marco Gorra 

Nazioni unite contro Israel Defence Force. Il caso è quello della scuola Onu nel campo profughi di Jabaliya bombardata da Tsahal l’altro ieri: una quarantina di vittime civili - principalmente donne e bambini - e cinquantacinque feriti. Da un lato l’esercito che sostiene di avere risposto al fuoco dei mortai dei miliziani di Hamas asserragliatisi all’interno dell’istituto. Dall’altro l’Onu, a ribadire che, nelle loro scuole, i terroristi non mettono piede. Delle due l’una.

Prima la versione dell’Onu. Che parla attraverso l’Unrwa, l’agenzia del Palazzo di Vetro specificamente creata per occuparsi dei rifugiati palestinesi e balzata agli onori delle cronache nel 2004 per avere utilizzato ambulanze per trasportare razzi Qassam. Il responsabile dell’Unrwa per la scuola colpita, Christopher Gunness, si dice sicuro «al 99,9%» che all’interno dell’istituto non ci fosse nessun guerrigliero (il vicepresidente dell’agenzia, l’italiano Filippo Grandi, ha dichiarato ai tg nazionali che Israele non avrebbe dovuto sparare nemmeno se i terroristi ci fossero stati, là dentro). L’Onu ha fatto domanda per un’inchiesta internazionale sull’accaduto.

Ora la versione di Israele. Il comando di Tsahal ha recuperato - documentando fotograficamente le operazioni - diversi mortai all’interno della scuola. Ha fornito le generalità di due alti quadri di Hamas rimasti uccisi nell’operazione: Imad Abu Askhar e Hassan Abu Askhar. Ha dimostrato come nella scuola ci sia stata una serie di esplosioni dopo l’assalto dell’esercito, il che significa che all’interno della scuola non poteva non esserci materiale esplosivo che si è innescato a seguito dell’intervento dell’artiglieria israeliana. Ha dimostrato che quella scuola era da tempo una base occulta per i miliziani di Hamas. Già nell’ottobre del 2007 i guerriglieri avevano usato i locali dell’istituto come trincea (c’è anche il video su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=zmXXUOs27lI). «Dobbiamo fare i conti con una situazione parecchio difficile», ha spiegato alla radio militare israeliana il generale Avi Benayahu, «dal momento che Hamas usa la gente di Gaza come fossero dei giubbetti antiproiettile».

E non è detto che diventare scudi umani sia il destino peggiore per un abitante di Gaza City. Nell’ultima settimana almeno sei palestinesi sono stati uccisi per rappresaglia da Hamas (tre di loro, fratelli, in un’esecuzione pubblica) con l’accusa di collaborazionismo con Israele.

"L'Unione europea trasmette la TV di Hamas", denuncia un breve articolo non disponibile su internet.

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