Non è stato un buon esempio di informazione quello dato dal canale inglese Channel 4, Pubblichiamo in merito il pezzo uscito stamane sul FOGLIO a pag.3 e cronache e commenti dal CORRIERE della SERA a pag. 17e dalla STAMPA a pag.15
IL FOGLIO: Il discorso natalizio di Ahmadinejad toglie il velo alla Tv inglese
Londra.Il giorno di Natale, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha spiegato al mondo che cosa farebbe Cristo se oggi fosse qui. E lo ha fatto con voce pacata attraverso la televisione britannica. Altro che “intrattenere, informare, istruire”, l’imprescindibile triade che Lord John Reith pose alla base della Bbc nei suoi anni di dirigenza. Nel maldestro tentativo di sfruttare al massimo la spettacolarizzazione e di non censurare nessuna voce, la televisione pubblica inglese ha inferto un colpo (forse) mortale al politically correct che la contraddistingue. Ahmadinejad è stato scelto da Channel 4 per tenere il tradizionale “discorso alternativo” a quello della regina, trasmesso sui tre canali della Bbc e su Itv. Nelle edizioni precedenti quello spazio era stato occupato da un soldato che aveva perso un braccio combattendo in Afghanistan e da una sopravvissuta all’11 settembre, ma anche da Brigitte Bardot, dal comico Sacha Baron Cohen (nei panni del rapper Ali G) e da Marge Simpson, la madre della famiglia di cartoni animati più famosa d’America. Contrariamente a quanto accaduto gli altri anni, però, il “discorso alternativo” è andato in onda qualche ora dopo quello di Elisabetta II, per non porre i due capi di stato sullo stesso piano. Nel suo intervento, pronunciato in farsi, Ahmadinejad ha fatto gli auguri “ai seguaci delle fedi abramitiche, in particolar modo ai seguaci di Gesù Cristo”. E ha lanciato colpi nemmeno troppo velati contro Israele e gli Stati Uniti. Nulla di sorprendente, considerati i discorsi pronunciati sino a oggi dal presidente iraniano, in cui ha predicato i crimini dell’occidente immorale, negato l’Olocausto (“un mito”) e chiesto la cancellazione dello stato ebraico dalla faccia della terra. Questa volta Ahmadinejad ha chiarito che tutti i problemi del mondo sono iniziati perché l’umanità si è allontanata da quanto indicato dai profeti. La crisi che tocca la società, la moralità e l’ecososteneva nomia è tutta colpa della dimenticanza di Dio e dei profeti. E soprattutto di quei leader “lontani dall’onnipotente”. Il presidente di Teheran ne è assolutamente certo: se Cristo oggi fosse sulla terra “starebbe dalla parte di coloro che si oppongono ai poteri prepotenti ed espansionisti”, senza dubbio “isserebbe il vessillo della giustizia e dell’amore per l’umanità per opporsi ai guerrafondai, agli occupanti, ai terroristi e ai prepotenti di tutto il mondo”. Esattamente come fece in vita, ha spiegato Ahmadinejad, “lotterebbe contro le politiche tiranniche di economie globali e sistemi politici preponderanti”. Le reazioni alle dichiarazioni del presidente iraniano (che fra gli “abramitici” ha evitato di menzionare gli ebrei) non si sono fatte attendere. Gli attivisti di tutto il mondo hanno chiesto all’emittente pubblica britannica chi sarà il prossimo “alternativo”, magari il dittatore dello Zimbabwe, Robert Mugabe. I parlamentari si sono scagliati contro il “palcoscenico” regalato ad Ahmadinejad per le sue invettive. L’ambasciatore israeliano a Londra, Ron Prosor, ha ricordato scandalizzato che nel paese dello stesso despota cui è stata data la possibilità di speculare sulle parole di Gesù, chi si converte al cristianesimo è condannato a morte: “Nella sua ricerca di elementi choccanti, Channel 4 ha perso la sua etica”. Alla reprimenda arrivata anche dal ministero degli Esteri, i vertici dell’emittente hanno risposto che le opinioni di Ahmadinejad, in quanto capo di uno stato potente, “sono molto influenti” e di voler offrire ai telespettatori “un punto di vista alternativo”. Reith si starà probabilmente rivoltando nella tomba. Channel 4 però ha bisogno urgente di notorietà: i suoi conti sono messi così male che il governo sta persino pensando di privatizzarla. Nell’ipotesi migliore, il canale finirà sotto l’ombrello della Bbc Worldwide: libera di continuare a giocare alla “rete pubblica indipendente.
CORRIERE della SERA: "Auguri Tv di Ahmadinejad. è polemica in Inghilterra" di Guido Santevecchi:
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — Da 76 anni la
Bbc manda in onda il discorso di Natale di Sua Maestà: il primo, pronunciato da Giorgio V alle tre del pomeriggio del 25 dicembre 1932, inaugurò l'Empire Service della radio. Nel 1957 Elisabetta è passata al video, sempre alle tre. E da 16 anni Channel 4
trasmette un «messaggio alternativo » per i britannici, nel tentativo di strappare ascolto. Così, chi non ha voluto sentire la sovrana ha di volta in volta potuto cambiare canale su Brigitte Bardot, il reverendo Jesse Jackson, Marge Simpson dei cartoni animati e nel 2007 un sergente ferito in Afghanistan. Questa volta per sfidare Elisabetta l'emittente ha presentato un volto non proprio natalizio: Mahmoud Ahmadinejad, il presidente della Repubblica islamica dell'Iran.
Il leader della teocrazia ha parlato in farsi, sottotitolato in inglese: ha detto che «Gesù, figlio di Maria, è il portabandiera della giustizia, dell'amore per gli esseri umani e della battaglia contro tirannia, discriminazione e ingiustizia ». E ancora: «Se Cristo fosse sulla terra oggi si opporrebbe ai guerrafondai, agli occupanti, ai terroristi e ai prepotenti». Il problema, secondo Ahmadinejad, è che «gli insegnamenti dei divini profeti come Gesù, mandati a noi dall'Onnipotente, sono stati dimenticati», ma la speranza sta rinascendo perché «oggi c'è una nuova volontà di cambiamento da parte delle nazioni». Quasi conciliante, per essere il messaggio di un uomo che ha più volte definito l'Olocausto «un mito », ha minacciato di «cancellare Israele dalle mappe» e sostiene un piano di armamenti nucleari che ha creato un nuovo focolaio di crisi internazionale. Ma al Foreign Office non hanno gradito lo stesso e prevedendo «offesa e perplessità non solo in patria ma anche in Paesi amici », hanno condannato l'invito ad Ahmadinejad «che è noto per una serie sconvolgente di dichiarazioni antisemite ».
Il Foreign Office non ha sbagliato la previsione: «Chi chiameranno l'anno prossimo? Il negazionista David Irving o il dittatore Robert Mugabe? », ha chiesto Louise Ellman, deputata laburista e presidente del Labour Jewish Movement. « Channel 4 ha dato un megafono a un uomo che continua a perseguitare i cristiani anche a Natale», ha detto il conservatore Mark Pritchard, della Commissione media di Westminster. Per l'ambasciatore israeliano a Londra, Ron Prosor, «è stato permesso di speculare su Gesù al despota di un Paese che manda sulla forca i convertiti alla fede cristiana ».
Sono intervenuti anche rappresentanti delle organizzazioni per la difesa dei diritti degli omosessuali, perché in passato Ahmadinejad ha sostenuto che «in Iran non ci sono gay», anche se da Teheran sono arrivate immagini di giovani omosessuali impiccati.«La trasmissione è un atto di favoreggiamento nei confronti di un tiranno nelle cui azioni non c'è amore, né giustizia né umanità, ma solo repressione brutale », ha detto l'attivista Peter Tatchell che nel 2007 è stato picchiato a Mosca mentre partecipava al Gay Pride.
I dirigenti di Channel 4 si aspettavano le critiche. Infatti hanno deciso di andare in onda alle 7.15 di sera, per evitare il confronto simultaneo con la regina e hanno difeso la scelta spiegando che «Ahmadinejad è il leader di una nazione influente e nell'imminenza di sviluppi critici nelle relazioni internazionali offriamo agli spettatori visioni alternative».
Sul sito della Bbc un commento di una spettatrice di nome Susan per i discorsi della regina e del presidente: «Mi sono vista un film su Babbo Natale, è altrettanto fuori dalla realtà, ma molto più divertente».
CORRIERE della SERA: "Allora potevano invitarlo a fare il Grande Fratello" di Federico Fubini.
«Già che c'erano, potevano invitarlo direttamente al Grande Fratello». Denis MacShane, deputato laburista, scrittore e uomo di punta dei governi di Tony Blair in Europa, ha bisogno di molto di più e molto di peggio per scomporsi. Per lui, il messaggio «alternativo» di Natale affidato da Channel 4 a Mahmoud Ahmadinejad è quasi un ordinario momento di vita londinese al ventunesimo secolo.
Anche le provocazioni del presidente iraniano si riassorbono senza attriti nel tessuto multietnico della Gran Bretagna?
«Fanno parte di un certo modo sensazionalista di fare televisione che ci è familiare, nel regno Unito come anche in Italia. Un intervento di Ahmadinejad è perfetto per risolvere il problema di una redazione in dubbio su cosa raccontare sotto le feste».
Ma fino a che punto è lecito spingere la libertà di parola, se la si usa per alimentare l'odio e l'intolleranza?
«Ma Ahmadinejad non ha detto niente di importante. Non ha discusso le sue idee sugli ebrei, sull'Olocausto o sul trattamento da riservare secondo lui agli omosessuali. È come se la Bbc settant'anni fa avesse invitato Mussolini a discutere in un programma di cucina ».
Molti hanno interpretato le parole del leader iraniano come un'ennesima intimidazione nei confronti di Israele.
«Che lui sia antisemita è noto. Organizza convegni a Teheran dove si ritrovano tutti gli estremisti razzisti d'Europa. Il punto è che uno può essere buddista, animalista o mormone. Ma non deve poter imporre le sue idee agli altri».
Insomma lei non vede problemi nel dare un microfono nel cuore di Londra al presidente iraniano?
«Ancora meno ne avrei se lui venisse a Londra, facesse il suo discorso ma in cambio Gordon Brown potesse andare a Teheran e spiegare in pubblico che l'odio verso gli ebrei e l'intolleranza hanno già portato a crimini contro l'umanità».
Dare spazio ad Ahmadinejad può essere un modo per conquistarsi spazio in Iran?
«Non era questo l'obiettivo di Channel 4. Ma in un'Europa multiculturale, il tema esiste: non ho problemi ad avere tutte le moschee che servono alla popolazione di Londra, eppure vorrei che anche in Arabia Saudita si potessero costruire chiese cristiane con pari libertà ».
La sua ricetta per la libertà di parola all'epoca del fanatismo razzista qual è?
« Channel 4 avrebbe potuto riportare sì l'intervista ad Ahmadinejad, ma anche ricordare quell'inserzione pubblicitaria dei Paesi arabi nella quale essi si impegnavano a riconoscere Israele ad alcune condizioni. Fra queste, il ritiro entro i confini del '67. Ma l'Iran prese le distanze da quella posizione e Channel 4 poteva sottolinearlo. Dobbiamo difendere la libertà di parola, ma anche sfidare le opinioni di ciascuno».
LA STAMPA: Ma certamente Cristo non sarebbe indifferente di fronte all'ingiustizia" di Gia.Gal.
Leggere le affermazioni di Franco Cardini, che si qualifica "storico cattolico", e cercare di non dimenticarle. Per lui Ahmadinejad non è uno che vuole cancellare con la bomba atomica Israele, ma uno che " ha delle ragioni a chiedere una soluzione del conflitto israelo-palestinese ". C'è pure per Cardini una " leggenda nera che lo demonizza " ! E poi ecco dove lo "storico" dice il falso : " E’ dal 1948 che l’Onu chiede due Stati, " ! Nel 1947 l'Onu divise la Palestina in due stati, uno ebraico e uno arabo, ma gli arabi rifiutaroino la divisione e cercarono di distruggere Israele che il 14 maggio 1948 si era proclamato Stato, secondo la decisione dell'Onu. E questo divulgatore di menzogne viene definito storico.
Ero a Betlemme la notte di Natale: 100 mila coloni in un fazzoletto di terra, posti di blocco, muro di sei metri. Che questa cappa opprimente possa ferire la coscienza dei cristiani non lo dice solo Ahmadinejad ma anche il Papa. Escludo che un Gesù oggi incarnato potrebbe restare indifferente di fronte a questa ingiustizia». Lo storico cattolico Franco Cardini riconosce che il presidente iraniano «ha delle ragioni a chiedere una soluzione del conflitto israelo-palestinese». E aggiunge: «Può essere retorico dirlo per Natale, ma non è certo nello spirito del Vangelo una situazione di tensione del genere sotto gli occhi di potenze che si proclamano cristiane».
Chi fa come Ponzio Pilato?
«L’Occidente che da anni ha ricominciato, almeno formalmente, a usare un linguaggio cristiano, a tirare in ballo di continuo il cristianesimo e i valori cristiani. Non serviva che lo dicesse Ahmadinejad, perché qui non è questione di ebrei e musulmani. E’ evidente a tutti che la condizione della Terrasanta è inaccettabile e insostenibile per la coscienza cristiana. Ahmadinejad è stato sottovalutato in Occidente per lungo tempo, ora attorno a lui si è creata una leggenda nera che lo demonizza. Grazie a colleghi iranisti ho verificato i suoi veri discorsi e sono molto diversi da ciò che i nostri mass media gli mettono in bocca. Poi, come fa l’Iran che ancora non ha nemmeno il nucleare civile a essere una minaccia per Israele che ha una forza nucleare militare?»
Perché usare Gesù e gli auguri di Natale?
«Ahmadinejad utilizza tutti i palcoscenici che gli vengono proposti, ma anche Benedetto XVI ha invocato la soluzione alla crisi permanente in Terrasanta. E’ dal 1948 che l’Onu chiede due Stati, ma Israele si fa scudo dei veti americani in Consiglio di sicurezza. Mentre tace colpevolmente l’Europa che pure si affaccia sul Mediterraneo ed è vista con maggiore simpatia dal mondo arabo».
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