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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
24.12.2008 Udg sottrae informazione ai suoi lettori
e impedisce di conoscere i fatti

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Il muro resta ma a Betlemme tornano turisti e pellegrini»

L'UNITA' di oggi, 24/12/2008 a pag.26, con il titolo " Il muro resta ma a Betlemme tornano turisti e pellegrini " pubblica un servizio di Umberto De Giovannangeli, come al solito specializzato nel sottrarre informazioni ai suoi lettori. Scrive, infatti, Udg: "Betlemme respira e si prepara alle festività natalizie riscoprendo un sentimento che sembrava perso definitivamente: l’ottimismo. L’anno Duemila era iniziato in modo eccellente con la visita in Terrasanta di Papa Giovanni Paolo II che era stato seguito da folle di pellegrini.Ma nel settembre di quell’anno l’esplosione della seconda intifada e la reazione militare israeliana avevano drammaticamente invertito la tendenza." Cosa vuol dire " la reazione militare israeliana " se non si chiarisce che da Betlemme, praticamente confinante con Gerusalemme, partivano i terroristi per farsi esplodere nella capitale ? Non è una omissione da poco, se non lo si scrive si impedisce al lettore di capire perchè Israele ha costruito la barriera di sicurezza, che alla fine avrà un percoso di circa 700 Km, dei quali solo il 10% costituito da un muro di cemento. Il restante 90% è invece costituito da una barriera in fil di ferro, dotata di sensori elettronici che segnalano la presenza di volesse superarli. Tutto questo Udg lo ignora, mantenendo la disinformazione dell'ex quotidiano comunista identica a quella che è sempre stata, ostile a Israele e strumento di propaganda filo araba. Ecco l'articolo:

Betlemme torna a respirare. E a sentirsi città viva.Città diuna ritrovata «natività». Tutto esaurito a Betlemme perNatale: a differenza degli anni passati, la piazza della Mangiatoia sarà gremita. «ABetlemme sono attesi 30-40 mila fra pellegrini e turisti - afferma con soddisfazione il sindaco Victor Batarseh.               Betlemme respira e si prepara alle festività natalizie riscoprendo un sentimento che sembrava perso definitivamente: l’ottimismo. L’anno Duemila era iniziato inmodoeccellente con la visita in Terrasanta di Papa Giovanni Paolo II che era stato seguito da folle di pellegrini.Ma nel settembre di quell’anno l’esplosione della seconda intifada e la reazione militare israeliana avevano drammaticamente invertito la tendenza. Da allora Betlemme era entrata in crisi profonda.Da città della speranza era divenuta città «fantasma », circondata daun Muroalto otto metri, isolata dal resto della Cisgiordania. Quel «Muro» è ancora lì, comei check point che separano Betlemme da Gerusalemme,ma la sensazione è che il peggio sia passato. Funzionari palestinesi dicono che 1,3 milioni di turisti hanno visitato la Cisgiordania quest’anno, il doppio dell’anno passato. «I dati sono più che incoraggianti - osserva padre Severino, del ricovero Casa Nova di Betlemme gestito dai francescani -: la gente si sente più sicura, e nel 2008 abbiamo avuto un incremento dell’80% rispetto al 2007, il che significa che se prima c’erano mediamente 40 stanze occupate, ora ce ne sono 70-80». «Abbiamo rimesso la Palestina sulla mappa come destinazione turistica», rileva soddisfatto il ministro del Turismo palestinese Khulud Daibes Abu Dayyeh.Entro la fine del 2008 si potrebbe raggiungere la cifra record di 1,6milioni di visitatori. I 20 alberghi diBetlemmerisultano essere al completo. Riad Malki, ministro dell’Informazione palestinese, stima che il boom del turismo abbia già creato in Cisgiordania 12mila nuovi posti di lavoro. ABetlemme, spiega il sindaco, la disoccupazione aveva raggiunto il 50% e aveva incrementato la tendenza all’emigrazione.Ma ora il futuro sembra più roseo. La percentuale dei disoccupati è del 30%. DECORAZIONI A SPESE DEL COMUNE E la città (32mila abitanti) è affollata di turisti. Il Municipio, aggiunge, è indebitatomaegualmenteha voluto contribuire ai festeggiamenti: ha già stanziato decine di migliaia di dollari per le decorazioni natalizie e per i lavori di manutenzione nelle strade principali. Anche una compagnia palestinese di telefoni ha dato il proprio contributo per assicurare che quest’anno la festa sia completa. Per garantire che tutto proceda nel massimo ordine, l’Anp ha annunciato che per Natale a Betlemme saranno schierati 1.500 agenti di sicurezza,particolarmente addestrati. Betlemme guarda al futuromanon chiude gli occhi alla pesante realtà dell’oggi. Aricordarlo è il neo patriarca patriarca di Gerusalemme dei Latini, mons.Fuad Twal. La pace, dice in una intervista a Famiglia Cristiana, è fatta di gesti concreti: « Basta con gli insediamenti illegali, con i postidi blocco, con un Muro che non garantirà mai la sicurezza di alcuno - rimarca monsignor Twal -. Sicurezza e pace saranno di tutti o di nessuno, nonpossono nascere daun'imposizione unilaterale».

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