Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Hamas rompe la tregua, Israele si prepara a rispondere, la disinformazione affila le armi Marco Ansaldo cita, non proprio a caso "alcuni intellettuali", Eric Salerno propone un'incredibile interpretazione delle azioni di Hamas
Testata:La Repubblica - Il Messaggero Autore: Marco Ansaldo - Eric Salerno Titolo: «Israele decide l´offensiva su Gaza la Livni: "Hamas va rovesciata" - Pioggia di razzi su Israele Olmert prepara l'offensiva»
L'articolo di Marco Ansaldo "Israele decide l´offensiva su Gaza la Livni: "Hamas va rovesciata" " pubblicato a pagina 17da La REPUBBLICA del 22 dicembre 2008 a pagina 16 descrive correttamente l'offensiva condotta da Gaza dai gruppi terroristici palestinesi contro Israele, che ha provocato le dichiarazioni di vari esponenti politici israeliani a favore di un intervento militare nella Striscia e del rovesciamento del regime di Hamas. In chiusura del suo articolo Ansaldo segnala però che"ai toni di guerra usati dai candidati lanciati verso le elezioni fa però da contraltare la moderazione di alcuni intellettuali". Chi sono questi intellettuali ? Ansaldo cita Uri Avnery e Gideon Levy: estremisti che vedono sempre le "colpe" di Israele e mai quelle dei palestinesi, le cui posizioni hanno molto più seguito nell'opinione pubblica internazionale, nella quale è vivo l'interesse per gli israeliani che odiano se stessi, che in patria.
Ecco il testo:
GERUSALEMME - Sessanta missili in tre giorni. La fine della tregua decretata da Hamas è scandita dal continuo fischio dei razzi Qassam in caduta. Nella città israeliana di Sderot, l´immagine della paura è quella dei bambini che hanno 30 secondi per uscire da scuola e raggiungere l´autobus per cercare riparo. Ma oltre la frontiera, a Gaza, i loro coetanei arabi si preparano a una fine d´anno senza festa, nella Striscia strangolata dal blocco economico. A Gerusalemme il primo consiglio dei ministri dopo la fine del cessate il fuoco ha deciso una grande offensiva. «Stiamo preparando la risposta ad Hamas - ha spiegato Amos Gilad, consigliere del ministro della Difesa, Ehud Barak - ma ancora non ne abbiamo deciso i tempi e le proporzioni. Dobbiamo prepararla con cura, come una operazione chirurgica». Parole che si saldano con quelle del candidato numero uno alla successione del premier Ehud Olmert dopo le elezioni anticipate del prossimo 10 febbraio, l´attuale ministro degli Esteri, Tzipi Livni. «Lo Stato d´Israele e un eventuale governo da me presieduto - ha detto la Livni durante una riunione con esponenti di Kadima, il partito centrista di cui è leader - faranno del rovesciamento del regime di Hamas un obiettivo strategico. I mezzi per realizzare tale obiettivo devono essere militari, economici e diplomatici». Il suo diretto rivale, il leader del partito conservatore Likud, Benjamin Netanyahu, al quale i sondaggi assegnano una buona possibilità di affermazione, non ha voluto essere da meno. E ha chiesto una politica di attacco più attiva e un´operazione su vasta scala contro il movimento islamico: «Nel lungo periodo la caduta del regime di Hamas è inevitabile». Netanyahu, nonostante sia politicamente agli antipodi di Barack Obama, ha deciso di fare tesoro della sua esperienza e ha copiato il sito Internet del presidente Usa eletto. Obama ha dimostrato che con un sapiente utilizzo della rete si può mobilitare una moltitudine di persone. E il nuovo sito di Netanyahu (www.netanyahu.org.il) sembra ispirarsi completamente a www.barackobama.com: lo stesso tono azzurro, la medesima scrittura, il menù di navigazione simile, un link per i finanziatori e quello alla pagina su Facebook. Ai toni di guerra usati dai candidati lanciati verso le elezioni fa però da contraltare la moderazione di alcuni intellettuali. Un appello al governo affinché parli direttamente con Hamas e per cercare un´intesa stabile con il popolo palestinese, è stato fatto dal pacifista israeliano Uri Avnery, che ieri compiva 85 anni: «Hamas è parte integrale del popolo palestinese - ha detto - quindi Israele deve parlare anche con Hamas». E sul quotidiano Haaretz l´editorialista Gideon Levy, ha lanciato un appello simile al premier Olmert.
Eric Salerno, a pagina 17 del MESSAGGERO propone un' "originale" interpretazione dei lanci di razzi kassam da parte di Hamas
Il governo israeliano vuole la tregua, Hamas e Jihad dicono di volere la tregua. Ma le parti non si parlano e nel tentativo di forzare la mano e costringere Olmert a negoziare un nuovo periodo di calma alle propria condizioni forze palestinesi nella Striscia di Gaza continuano a lanciare missili kassam e sparare colpi di mortaio contro il Negev.
Dunque secondo Salerno Hamas sparerebbe e consentirebbe di sparare agli altri gruppi per ottenere quella tregua chesarebbe automaticamente in vigore, come gli israeliani hanno sempre ripetuto, non appena cessasse il fuoco da Gaza...
Difficile da credere, ma evidentemente non per chi definisce quello israeliano come "l'esercito di occupazione" di Gaza. Salerno lo fa poche righe dopo, a dispetto del fatto che nella Striscia non vi sia un solo israeliano, eccetto Gilad Shalit che è stato sequestrato da Hamas.