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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Manifesto Rassegna Stampa
09.12.2008 La confessione di Khalid Sheikh Mohammed non basta al quotidiano comunista
per il quale i nemici dell'America sono per definizione dei perseguitati

Testata: Il Manifesto
Data: 09 dicembre 2008
Pagina: 9
Autore: lettera firmata
Titolo: «Il presunto cervello dell'11 settembre vuol passare da Guantanamo al martirio»
Ha confessato, ha negato di aver subito qualsiasi pressione, ha rifiutato l'assistenza dell'avvocato, aspira al martirio. 
Eppure, per Il MANIFESTO, Khalid Sheikh Mohammed resta il

"presunto cervello dell'attacco dell'11 settembre 2001".
Il quotidiano comunista stabilisce che "la confessione è stata probabilmente (certamente) ottenuta con la tortura".
Probabilmente o certamente ? Sulla base di quali prove lo si afferma ? E poi, visto che Obama ha annunciato la chiusura di Guantanamo e si prospetta la
"revisione di tutta la «giustizia» cavernicola messa in piedi da Bush nella base Usa a Cuba dal 2001", Mohammed non avrebbe più  da temere e potrebbe denunciare gli abusi eventualmente subiti.
Come mai non lo fa, e chiede al contrario di essere condannato a morte ? Forse perché è un terrorista islamico che aspira al martirio ?
Al quotidiano comunista, pare di capire, dubitano dell'esistenza di personaggi di questo genere.
Eppure, l'11 settembre c'è stato, e dunque qualcuno avrà pur dovuto realizzarlo. O si dubita anche di questo ?

Ecco l'articolo, da pagina 9,"Il presunto cervello dell'11 settembre vuol passare da Guantanamo al martirio":

Il presunto cervello dell'attacco dell'11 settembre 2001, Khalid Sheikh Mohammed, nato in Kuwait e considerato il n.3 di al Qaeda, più altri 4 detenuti di Guantanamo imputati per le stragi, hanno soprendentemente chiesto a un giudice militare Usa di potersi dichiarare colpevoli, in apertura di un'udienza preliminare nella base militare americana a Cuba. Mohammed e gli altri hanno scritto una nota al giudice per chiedere di «non perdere tempo» e poter confessare, e saranno interrogati per verificare le loro intenzioni. L'udienza serve per preparare il processo vero e proprio, nel quale il Pentagono ha intenzione di chiedere la pena di morte. Ma il futuro del processo non è chiaro dal momento che Obama si è impegnato a chiudere la base di Guantanamo, il che implica forse anche la revisione di tutta la «giustizia» cavernicola messa in piedi da Bush nella base Usa a Cuba dal 2001. Mohammed ha detto di non volere l'avvocato difensore assegnatogli (un militare), in quanto «non ha fiducia in nessun americano», e di aspirare a «divenire un martire». Si è dichiarato «responsabile dall'A alla Z» per gli attacchi dell'11 settembre. Ma qualche problema lo pone il fatto che la confessione è stata probabilmente (certamente) ottenuto con la tortura.

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