Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
La ragazza scomparsaYoram KaniukTraduzione di Dalia Padoa
CargoEuro 15,00
La ragazza scomparsa non ha nome, ma non è importante saperlo, perché lei da sempre vuole scoprire com’è vivere e insieme non esistere. Forse appartenere solo al deserto, l’unico luogo che, dice, sente suo. Per riuscirci fa di tutto, fino ad assistere al proprio funerale. Scritta, avverte l’autore Yoram Kaniuk, “in maniera intermittente dal 1995 al 3 marzo del 2005”, è una storia narrata come un testamento, un giallo e un romanzo di formazione dove la protagonista si distrugge per ritrovarsi. Programma il proprio omicidio, si procura documenti falsi, fugge a Londra, si sottopone a una plastica. Alla fine torna in Israele con l’identità di una nuova immigrata, lei che di quel Paese può dirsi quasi la sintesi, figlia di una sopravvissuta della Shoah e di un eroe che “ha sconfitto sette Stati arabi”. Da straniera in patria assiste al dolore dei genitori, ai media impazziti per un delitto di cui è accusato senza troppe indagini un arabo. Perché questo è anche un libro su Israele raccontato da chi, come Kaniuk, classe 1930, ha partecipato alla Guerra d’Indipendenza del ’48 e può permettersi di descrivere in modo sarcastico, a volte grottesco, il suo mondo.