Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Obama, attento ai cretinetti ! Ce n'è uno che ti consiglia di salvare il M.O. ma non ti dice come
Testata: La Repubblica Data: 08 novembre 2008 Pagina: 8 Autore: Robert Malley Titolo: «Negoziati paralleli con Hamas e Hebollah»
LA REPUBBLICA di oggi, 08/11/2008, dedica due pagine, 8-9, ad un gruppo di opinionisti che consigliano Obama su come comportarsi con le emergenze del Pianeta, come le definisce il quotidiano. Le pagine sono curate da Alix Van Buren, il che chiarisce la bassissima qualità della maggior parte degli intervistati. Scegliamo la voce < Medio Oriente >, per la quale risponde un ex consigliere di Clinton per la politica estera, Robert Malley. Che doveva essere un gran furbone, se negli otto anni della presidenza Clinton non si è mai accorto che sotto ai suoi occhi appannati si stava organizzando il terrorismo internazionale. Invitiamo i lettori a leggere la sua analisi sil M.O. Un elenco di problemi da risolvere, senza uno straccio di indicazione sul come fare. Ci auguriamo che Obama si rivolga a qualcun altro per risolverli.
L´elezione di Obama è una rivoluzione non solo per il modo in cui gli Stati Uniti vedono se stessi, ma anche per l´immagine che proiettano nel mondo. È tanto più vero in Medio Oriente, dove 8 anni di politica inefficace e arrogante hanno lasciato una situazione di pericolo e di instabilità senza precedenti. Il primo passo è imparare le lezioni del passato. Il processo di pace è fallito negli ultimi 15 anni. Limitarsi a proseguire il cammino del passato difficilmente produrrà un risultato diverso. Il secondo passo è cogliere le implicazioni dei cambiamenti degli ultimi otto anni, dalla morte di Arafat al trionfo elettorale di Hamas, dalla guerra in Libano all´ascesa di Hezbollah e la nuova potenza dell´Iran. Il terzo passo è comprendere che tutte queste questioni sono interconnesse, perciò premere soltanto per un accordo israelo-palestinese non funzionerà. Oggi sono necessari un progresso parallelo fra Siria e Israele, un impegno americano con Damasco e Teheran, assieme a una forma di riconciliazione interna fra i palestinesi.
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