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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
30.10.2008 In quella parata si è minacciata la distruzione di Israele
ma Sergio Romano non lo scrive

Testata: Corriere della Sera
Data: 30 ottobre 2008
Pagina: 37
Autore: Sergio Romano
Titolo: «Assistere alle parate»

Non sappiamo se il lettore Paolo Melucci, nella sua lettera al Corriere
pubblicata il 28 ottobre 2008 col titolo "Assistere alle parate", intendesse riferirsi alla
recente parata militare che, a Teheran, ha visto la presenza degli addetti
militari della Germania e dell'Italia. Riteniamo che la risposta sia
affermativa, considerata la concomitanza temporale. Comunque il solito
Sergio Romano non ha perso neanche questa occasione per prendere le parti di
uno stato che, sempre, si scaglia contro Israele. Romano difende non solo la
partecipazione del nostro addetto militare, ma anche la posizione
internazionale dell'Iran con le sue parole di chiusura: l'Iran, a differenza
di altri stati, non ha ancora invaso nessuno. Ma queste parole, oltre ad
aprire un'accusa verso altri paesi che Romano tuttavia non cita, ma con le
quali cerca di far passare l'Iran come paese migliore degli altri stati,
hanno la gravissima colpa di omettere la descrizione di quanto avvenuto in
quella parata, dove le solite promesse di distruzione di Israele non sono
mancate. Se questo è un modo corretto di rispondere ai lettori, e di
informare su quanto succede nel mondo, lo lasciamo ai nostri lettori, che
invitiamo a protestare, ancora una volta, contro Sergio Romano.


Caro Romano, fra le varie incombenze degli «attaché militari» credo vi sia anche quella di assistere alle parate militari dei Paesi presso i quali sono accreditati, pure se forse non è il mezzo più moderno per rendersi conto dei progressi degli armamenti. Sbaglio forse?
Paolo Melucci, Milano
La presenza di un addetto militare alla parata di un Paese presso il quale è accreditato rientra tra le sue funzioni, non è uno scandalo e può essere un gesto di amicizia verso tutti coloro che, tra le forze armate del Paese ospitante, desiderano avere rapporti internazionali. In Italia, durante il fascismo, gli addetti militari stranieri assistevano generalmente alle parate militari anche quando i rapporti di Mussolini con i loro Paesi non erano particolarmente cordiali. In Urss gli addetti militari della Nato smisero di assistere alle parate dell'Armata Rossa soltanto dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan. L'Iran, a differenza di altri Paesi, non ha ancora invaso nessuno.


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