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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Tertium non datur 04/10/2008

La possibilità  di uno stato ebraico democratico e convivente pacificamente con uno stato arabo è  una illusione. Ciarlatanerie pacifiste e dannose per lo stato di Israele sono i pareri saggi di intellettuali che parlano di pace come se si parlasse di una imminente festa di matrimonio. La possibilità  di una convivenza araba è¨ illusoria. Se anche Israele cedesse alla erronea tentazione di agevolare la costituzione di uno stato arabo dietro il muro, resterebbe il futuro problema di controllare o lasciare libero il riarmo arabo e quindi la questione stessa della sopravvivenza di Israele.L'Islam finge una trattativa perchè¨ ha perso militarmente la guerra concepita per distruggere Israele, sostenuto dalla industria militare sovietica. Israele ha un solo destino: il controllo militare del nemico arabo che lo vuole distruggere, come chiaramente ha espresso l'Hitler iraniano. Le chimere degli scrittori israeliani circa una "identità  ebraica" da salvare fanno ridere, perchਠnon esiste alcuna "identità " e chi la rivendica salva le ridicole teorie scientifiche nazifasciste sulla razza. Israele ha una sola identità  culturale: è¨ il popolo della Legge, perchè¨ regolò l'esodo con norme di liberazione dalla schiavitù¹ che sono restate la nostra Legge e che restano il nostro compito storico: la lotta per la liberazione dalla barbarie. Arabo era il faraone che ci teneva in schiavitù¹, arabi sono i nuovi faraoni che ci vogliono morti; la lotta da fare non cambia, per cui il destino di Israele è la sua superiorità militare sull'avversario come condizione di sopravvivenza ed in questo senso sarà la realizzazione storica della funzione liberatoria universale che la Rivelazione del Sinai ha insegnato ad un comandante militare non ad uno scrittore, perchè  Mosè¨ tale era e la sua codificazione di liberazione dalla barbarie del faraone va solo aggiornata, ma va mantenuta nella sua ideologia militare di lotta, si controllo e di stabile organizzazione militare di uno stato che ha nel suo esercito il segno della propria missione storica e culturale. O Israele sarà  militare o sarà distrutto. Tertium non datur. Il pacifismo è¨ tiritera da sinagoga, non Lex iudaica, che è regola di liberazione non di diplomazia da operetta.

lettera firmata


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