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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Via "Martiri palestinesi" è un offesa alla sensibilità di tutti 30/09/2008

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

I Radicali si appellano al sindaco di Cinisello Balsamo (Milano), Angelo Zaninello, chiedendo che sia modificata la denominazione di una via intitolata ai “Martiri Palestinesi”.

  “Apprendo per caso, da passante, con sentimenti di sgomento e di profonda pena, che a Cinisello Balsamo esiste una via intitolata ai Martiri Palestinesi” dichiara Alessandro Litta Modignani, della direzione nazionale di Radicali Italiani.

  “So bene che molti italiani solidarizzano con il popolo palestinese, nel suo insieme; capisco anche che si possa esprimere, nei confronti dello Stato di Israele, giudizi molto diversi o anche opposti rispetto ai miei. Non posso tuttavia non ricordare amaramente – osserva Litta - che con il termine “martiri” le organizzazione terroristiche indicano con orgoglio i kamikaze che, imbottiti di esplosivo ed esaltati dal fanatismo religioso, si fanno saltare in aria nei locali, sugli autobus e fra la folla in Israele, facendo strage di civili: uomini e donne, vecchi e bambini innocenti.

  “Chiedo pertanto ad Angelo Zaninello, eletto sindaco nel 2004 con il partito di Rifondazione Comunista, di riflettere; e di modificare, con un provvedimento amministrativo, una denominazione che ferisce la sensibilità di tutti e offende l’aspirazione alla pace degli italiani.

  “Si può intitolare una via ai caduti, oppure alle vittime, oppure ancora alla resistenza palestinese, se così proprio la si vuole chiamare. Ma inneggiare ai “martiri”, cioè ai kamikaze – conclude Litta – sindaco Zaninello, quello no”.


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