Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Teme un ruolo ornamentale: il rabbino Di Segni non leggerà la Bibbia per la Rai in un programma che giudica di "impostazione interamente cattolica"
Testata: Corriere della Sera Data: 19 settembre 2008 Pagina: 19 Autore: Paolo Brogi Titolo: «Bibbia in tv, il rabbino Di Segni rinuncia «Imbarazzati, impostazione solo cattolica»»
Dal CORRIERE della SERA del 19 settembre 2008:
ROMA — La sera di domenica 5 ottobre Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma e guida spirituale degli ebrei italiani, non leggerà come previsto la Bibbia per la Rai nella trasmissione in onda dalla basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La sua lettura del «Bereshit» avrebbe dovuto seguire quella del Papa Benedetto XVI, che leggerà il primo capitolo della Genesi. Ma ieri Di Segni ha dato forfait. Il rabbino capo ha deciso di non partecipare, come inizialmente annunciato, alla lettura integrale della Bibbia in programma fino all'11 ottobre sulle reti Rai e organizzata da Rai Educational. A confermare l'indiscrezione è stato ieri sera lo stesso Di Segni, precisando che si tratta di una decisione maturata già il mese scorso, in considerazione di alcuni aspetti della «impostazione» della iniziativa, verso la quale rimane comunque, sottolinea, «un grande rispetto». Ciò che soprattutto non è piaciuto è il ruolo «ornamentale », spiegano fonti ben informate, che era stato affidato dalla Rai al rabbino capo. «A maggio avevamo dato l'assenso — spiega Di Segni —, per una lettura della Bibbia che prevedeva una partecipazione del Papa dal Vaticano e la mia dal Tempio, ma per una serie di semplificazioni mediatiche ci siamo poi ritrovati con uno scenario diverso e pasticciato. Così abbiamo avviato una riflessione sull'impostazione del programma curato da Rai Vaticano, che ci è sembrata interamente cattolica. Ciò ci crea un po' d'imbarazzo. Perciò abbiamo optato per un profilo più basso. Non c'è alcun intento polemico e non voglio polemizzare. Voglio solo discretamente uscire in punta di piedi. Non sbatto nessuna porta». A partecipare alla maratona televisiva, che sarà aperta da Benedetto XVI e chiusa dal segretario di Stato Tarcisio Bertone, saranno così solo quegli esponenti della comunità ebraica che si sono iscritti via internet nelle scorse settimane. Di Segni, spiega l'interessato, sarà presente «con un saluto augurale » in un'intervista televisiva in onda al mattino. «Le iniziative ecumeniche si concordano », è l'amaro commento che accompagna, al Ghetto, il forfait dato di Di Segni, non nuovo alle polemiche con il Vaticano e con questo pontificato come era già avvenuto con la reintroduzione dell'antica preghiera del Venerdì del Santo in cui torna la richiesta di conversione degli ebrei alla fede cattolica. La «gelata» nei rapporti con la Santa Sede è stata stavolta, a quanto pare, rinfocolata dai curatori dell'iniziativa televisiva.
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