Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Non per essere pignoli, ma secondo me invece Sergio Romano è riuscito a infilarne un paio delle sue anche nel pezzo di oggi (mercoledì 17 sett.).
Afferma infatti: “Quando Israele si unì alle vecchie potenze colonialiste per attaccare l'Egitto e riconquistare il Canale di Suez, l'Urss assunse la parte del protettore del mondo arabo…”. In realtà è avvenuto il contrario: quando l'Urss assunse la parte del protettore del mondo arabo (le prime forniture di armi sovietiche a Egitto e Siria sono del 1955), Israele si unì alle vecchie potenze colonialiste… ecc.
Inoltre, quando afferma: “Dopo l'ebraico e l'inglese, il russo è oggi la terza lingua del Paese”, si dimentica dell’arabo.
Con riferimento all'articolo di SR sul corriere del 17/9, sarà, ma a me l'errore piu' evidente sembra l'asserzione che il russo è la terza lingua di israele......dopo l'ebraico viene l'arabo, sia perchè è lingua ufficiale, sia perchè gli arabi-israeliani, circa il 20% della popolazione, sono piu' numerosi dei russi e poi perchè, sebbene tra i piu' giovani si stia perdendo, buona parte della componente ebreo-sefardita parla, piu' o meno bene, anche l'arabo).
poi magari, pur parlando del 'paese' intendeva riferirsi solo agli ebrei (questo a prescindere da quanti di quei 900,000 russi arrivati negli anni '90 erano veramente ebrei, ma questa è un'altra storia, come direbbe carlo lucarelli), ma mi sembra strano per un giornalista preciso e attento ai dettagli come SR. di certo poi, per quanto parlato diffusamente e piuttosto bene, non credo si possa definire l'inglese come la seconda lingua di israele. lettera firmata