Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Di fronte alla polemica fra Giorgio Israel e il forum dei precari mi schiero con questi ultimi (anche se il paragone con la shoàh proprio non calza). Si tratta di decine di migliaia di insegnanti che verrebbero espulsi e gettati sul lastrico, secondo la solita miope politica dei governi di destra e di sinistra - ai quali della scuola non cale né punto né poco. Ritrovarsi sulla strada o sul lastrico certo non è una condizione che somigli anche lontanamente a quella dei deportati in un campo di sterminio, ma se il paragone venisse fatto - più limitatamente - con gli insegnanti ebrei italiani nell'anno 1938 (e mi scuso per la casuale intrusione del solito numero) - certo anche in questo caso non sarebbe calzante in quanto l'ex precario di adesso può sempre mettersi a fare il venditore ambulante mentre agli insegnanti ebrei di allora non era concesso nemmeno questo: tuttavia si vorrà almeno benevolmente concedere che la prospettiva offerta ai precari dalla grande goegrafa gelmini è quanto mai disgustosamente angosciosa. Lo dico per solidarietà con tutti i colleghi precari, la maggioranza dei quali so essere infinitamente più colta e qualificata della stessa ministra maria stella. lettera firmata
Sulle vicende della scuola italiana e degli insegnanti precari è lecito avere diverse opinioni. Il paragone con la Shoa, come quello con le leggi razziali, però, non sono soltanto "poco calzanti". Sono offensivi e inauditi. Cordiali saluti IC redazione