Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'Iran scappa davanti a Usa e Israele per ora solo a Pechino, nelle Paraolimpiadi
Testata: Corriere della Sera Data: 14 settembre 2008 Pagina: 47 Autore: Cluadio Arrigoni Titolo: «Paralimpiadi con giallo. Doppio rifiuto dell'Iran Prima Usa, poi Israele»
Paralimpiadi con giallo Doppio rifiuto dell'Iran Prima Usa, poi Israele
Questo il titolo del CORRIERE della SERA di oggi, 14/09/2008, a pag.47. Ottimo il commento di Claudio Arrigoni. L'articolo è nella sezione sportiva, il Corriere gli ha dato molta visibilità, ma la notizia non sembra interessare i Tg. Se non adiamo errati, non è stata ripresa da nessuno. Eppure i nostri Tg sono pieni di notizie sportive. Non si vuole disturbare Ahmadinejad ?
PECHINO — Olimpiade, Atene 2004: l'iraniano Arash Miresmaeili, campione mondiale di judo cat.66 kg., favorito per la medaglia d'oro, non gareggia contro l'israeliano Vacs. Qualcuno dice per ragioni politiche, altri perché aveva problemi di peso. In Iran si complimentano con lui, pare anche gli vengano attribuiti ugualmente gli oltre 100 mila dollari di premio spettanti a chi vince una medaglia. Olimpiade, Pechino 2008: il nuotatore iraniano Mohammad Alirezaei non si presenta in una batteria dei 100 rana, dove avrebbe gareggiato anche l'israeliano Beeri. Motivazione ufficiale: mal di pancia, appendicite o virus intestinale che fosse. Niente gare con l'israeliano. Paralimpiadi, Pechino 2008: la squadra di basket in carrozzina dell'Iran deve giocare con gli Stati Uniti. Non si presenta in campo. Partita persa a tavolino 20-0, come da regolamento. Motivazione ufficiale: l'Iran ha ritenuto di essere «insoddisfatto del sorteggio e dell'orario », come ha specificato il Comitato internazionale paralimpico in un comunicato. Insomma, si doveva giocare alle 11.15, la gara è stata spostata alle 9 e a noi iraniani non va bene. Ragione risibile, in un torneo dove uno dei regolamenti prevede spostamenti di orario in base a esigenze televisive o di altra natura. Particolare non insignificante: nel caso avesse perso, come probabile, l'Iran avrebbe affrontato Israele, sconfitto dal Canada, favorito nel torneo. Atleti iraniani e atleti israeliani non si incontrano dal 1979. La rinuncia della nazionale di basket in carrozzina iraniana assume i contorni del giallo diplomatico. Il sito di Al Jazeera fa notare che non è chiaro il motivo per cui la delegazione iraniana e il Comitato internazionale paralimpico (Ipc) abbiano fornito dichiarazioni differenti, in quanto, fra l'altro, l'Iran non ha rilasciato versioni ufficiali e ha parlato solo un funzionario che non ha fornito il nome in quanto non autorizzato a parlare ai media. Il sito del Tehran Times che finora aveva sempre seguito il torneo di basket in carrozzina, oggi non ha notizie sulla vicenda. Il cellulare di Steffi Klein, responsabile media del Comitato paralimpico, squillava a vuoto. «Noi siamo stati informati del cambiamento di orario 24 ore prima, come da regolamento», ha spiegato la portavoce statunitense, Jannine Hansen. L'Iran aveva vinto nel proprio girone con Giappone, Sud Africa e Svezia, perdendo con Canada e Germania. La guardia Alireza Ahmadi aveva una media di 17,8 punti a gara, sesto fra i migliori realizzatori. Due giocatori iraniani, Alì Reza e Garibloo Mortesa, giocheranno la prossima stagione in Italia, nell'Aurora Assicurazioni Cantù. Una buona squadra, che sapeva comunque di non poter competere con gli Stati Uniti. L'Iran ha grande attenzione ai Giochi paralimpici. L'unico capo di stato presente alla splendida cerimonia inaugurale era Ahmadinejad, presidente della Repubblica Islamica dell'Iran. Lo sport paralimpico anche in questo caso vive le stesse situazioni di quello olimpico. Mal di pancia, peso, orari o altre ragioni. Chissà. Sta di fatto, comunque, che Usa-Iran non si è giocata e una probabile Iran-Israele non si giocherà. Atleti lontani. Come accade da quasi trent'anni. Fino ai Giochi di Pechino di agosto, gli indizi erano due. Ora siamo a tre. E a pensar male si fa peccato, ma... Per inviare il proprio commento al Corriere della Sera, cliccare sulla e-mail sottostante.