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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.08.2008 Il Medio Oriente e la crisi russo-georgiana: Sergio Romano torna ad accusare Israele di "sproporzione"
mentre Bernard Henry Levy viene informato del ricatto di Mosca a Israele

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 agosto 2008
Pagina: 0
Autore: Sergio Romano - Bernard Henry Levy
Titolo: «Le paure di uno zar - Nei campi di morte della nuova Cecenia»
In due articoli pubblicati dal CORRIERE della SERA del 20 agosto 2008, riguardanti il conflitto russo-georgiano, si fa riferimento alla situazione mediorentale.
Sergio Romano, nell'editoriale "Le paure di uno zar" scrive:

Quando qualcuno a Mosca, dopo lo scoppio della crisi georgiana, ha proposto la convocazione del Consiglio Nato-Russia, la Nato ha risposto con la convocazione di un Consiglio Atlantico che ha accusato Mosca di avere fatto un uso sproporzionato della forza; quasi che non vi fossero state altre circostanze recenti — i 78 giorni durante i quali la Nato ha bombardato la Serbia, i 35 giorni durante i quali Israele ha bombardato il Libano — in cui l'uso della forza poteva essere considerato, da altri punti di vista, «sproporzionato».

Durante la guerra tra Israele ed Hezbollah i missili del gruppo terroristico continuavano a colpire Haifa e il nord di Israele. L'intervento russo  è stato motivato dalla difesa dell'Ossezia del sud, che le truppe di Tbilisi hanno subito abbandonato,  ma si è risolto in breve tempo in una invasione della Georgia. Dunque, Israele si stava difendendo, la Russia ha utilizzato la crisi osseta come pretesto per una politca imperiale. Il paragone tra i due contesti è dunque del tutto inappropriato.

Bernard Henry Levy  nell'editoriale "Nei campi di morte della nuova Cecenia" cita un generale russo:

«Abbiamo convocato a Mosca il ministro degli Esteri israeliano. Gli è stato detto che, se continuava a rifornire i georgiani, noi avremmo continuato a rifornire Hezbollah e Hamas ». Avremmo continuato...Che confessione!

E il presidente georgiano Shakasvili:

La Russia è alleata dell'Iran. Anche i nostri vicini armeni non sono lontani dagli iraniani. Immagini che a Tbilisi si installi un regime favorevole alla Russia. Avremmo un continuum geostrategico che andrebbe da Mosca a Teheran. Spero che la Nato lo capisca.

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