Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
In Israele 65 Falascià polemiche per lo stop all'immigrazione
Testata: La Stampa Data: 06 agosto 2008 Pagina: 15 Autore: la redazione Titolo: «Arrivati gli ultimi Falascià gli ebrei etiopi convertiti»
Da La STAMPA del 6 agosto 2008:
Un aereo giunto da Addis Abeba ha portato ieri in Israele l’ultimo gruppo di 65 Falascià, a cui lo stato ebraico ha concesso l’asilo. I Falascià (nella foto uno dei primi aerei di immigrati), ebrei etiopi che verso la fine del diciannovesimo secolo si convertirono al cristianesimo, da anni rivendicano il diritto di immigrare in Israele a causa della loro discendenza ebraica. La questione, riemersa con forza negli anni Novanta, è stata al centro di animati dibattiti tra chi li considera ebrei a pieno titolo e chi, come almeno una parte del rabbinato, pensa che debbano subire un processo di riconversione all’ ebraismo. Nel 2003 una legge aveva infine permesso il loro ingresso nello Stato ebraico. Ma per divenire cittadini i Falascià immigrati, che oggi sono 25 mila, hanno dovuto studiare per due anni la religione ebraica e poi riconvertirsi. La decisione di chiudere le frontiere ha diviso nuovamente il Paese. Molti, infatti, hanno visto oscure motivazioni «razziste» nella decisione. Il processo di assorbimento nella vita israeliana è comunque un problema complesso: Israele è un paese moderno e all’avanguardia mentre la maggioranza dei Falascià sono analfabeti e vengono da villaggi sperduti rimasti fermi all’età della pietra.
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