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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Io Donna Rassegna Stampa
02.08.2008 Una risposta che non convince per nulla
quella di Niccolò D'Aquino alle critiche dei lettori

Testata: Io Donna
Data: 02 agosto 2008
Pagina: 145
Autore: Nicolç D'Acquino
Titolo: «lettere&mail»

INFORMAZIONE CORRETTA si è già occupata da prima dell'articolo di Nicolò D'Acquino "Le mille barriere di Hebron", pubblicato dal supplemento IO DONNA del CORRIERE della SERA

(vedi a questo link:

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=110&id=25332 )

poi dell'assenza di risposte alle molte lettere di critica  inviate alla redazione

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=15&sez=110&id=25413 )

Il numero in edicola il 2 agosto 2008 pubblica due lettere, insieme alla risposta del giornalista.
"E vero", ammette D'Acquino " che il muro ha ridotto gli attentati. Ma la storia insegna che, alla lunga, nessun muro ha mai servito alla causa della pace".
Traducendo: è vero che la barriera difensiva salva le vite degli israeliani, ma per la "pace" questi farebbero meglio a farsi uccidere.
Ancora: "Riguardo all'aumento degli handicap, nella zona c'è certamente una tradizione di matrimoni tra consangunei. Ma ad aumentare il problema, rendendo difficile qualsiasi campagna di sensibilizzazione ai rischi sanitari di queste unioni ci si mettono l'isolamento  ( i movimenti dei residenti palestinesi sono sempre più limitati) e il conseguente aumento della povertà".
Traducendo: il problema delle unioni tra consanguinei c'é sempre stato, non dipende certo dalla barriera difensiva, ma come rinunciare a dar la colpa a Israele ? E' Israele che impedisce le "campagne di sensabilizzazione", scrive D'Acquino. Come mai, chiediamo noi, le campagne di odio e incitamento alla violenza riescono invece benissimo ai palestinesi e ai loro sostenitori ?
D'Acquino conclude la sua risposta affermando di essere per la pace e per l'esistenza di Israele, ma di guardare "le cose a occhi aperti".
Si direbbe piuttosto che le guardi con le lenti dell'ideologia.

Per scrivere alla redazione di Io Donna cliccare sul link sottostante


iodonna@rcs.it

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