Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Barack Obama promette fermezza sull'atomica iraniana quotidiani a confronto
Testata:Il Foglio - Il Manifesto Autore: la redazione - Michele Giorgio Titolo: «Il sionista Obama - Fermeremo l'arma nucleare dell'Iran»
Il FOGLIO, commentando il discorso di Barack Obama all'AIPAC (principale lobby pro-Israele americana), nel quale il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti ha afferermato "la sicurezza di Israele è sacrosanta. Non è negoziabile. I palestinesi hanno bisogno di uno stato che sia contiguo e coeso e che consenta loro di prosperare, ma qualsiasi accordo con i palestinesi deve prl’identità di Israele come uno stato ebraico, con confini sicuri, riconosciuti e difendibili. E Gerusalemme rimarrà la capitale di Israele e deve rimanere indivisa e "farò ogni cosa in mio potere per prevenire che l’Iran ottenga l’arma nucleare”. Si parte con la diplomazia muscolare, sempre accompagnata da sanzioni e minacce di ritorsioni, mai con il cappello in mano. La minaccia militare non è mai esclusa, perché “a volte non ci sono alternative”. nota che su quest'ultimo punto "un po' di differenza c'è con le cancellerie europee", ma non c'è ne è alcuna con McCain.
Michele Giorgio sul MANIFESTO vede nella determinazione americana e israeliana a impedire un Iran nucleare il fattore di destabilizzazione che potrebbe condurre a una guerra in Medio Oriente. Non lo sfiora il sospetto che siano i piani genocidi degli ayatollah a condurre verso la guerra. L'autodifesa di Israele, per lui, è sempre un'aggressione.
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