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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Due pesi e due misure 28/05/2008
Non sempre si usano stessi pesi e stesse misure come non sempre le reazioni sono le stesse.
Mi riferisco alle recenti notizie sul ministro della cultura Egiziano Faruq Hosni, che ha dichiarato durante una seduta del parlamento che: non avrebbe esitato a bruciare libri israeliani se ne avesse trovati nelle bliblioteche egiziane.
A parte la gravita’ delle dichiarazioni che sono rivolte ad una nazione che ha ormai da diversi anni ha buone relazioni diplomatiche, a parte che tra Egitto e Israele le relazioni culturali sono quasi nulle se non inesistenti, la gravita’ del fatto e’ che il responsabile e’ il canditato alla nomina a rappresentante alla cultura dell’Unesco. Per non citare che ll prossimo anno l’Egitto sara’ ospite d’onore alla Fiera del Libro a Torino.
 A parte il fatto che la totalita’ dei giornali italiani, eccetto il Corriere della Sera, ha ignorato la notizia e gia’ questo mi sembra scandaloso. Anche da Israele non si sono avute reazioni di rilievo, come dalle organizzazioni, che dalle comunita’ ebraiche, quasi si volesse minimizzare l’accaduto.
Adesso facciamo una considerazione: se il ministro in questione fosse stato israeliano la reazione sarebbe stata la stessa?
Sicuramente no. Le Organizzazioni Islamiche avrebbero gia fatto manifestazioni di protesta bruciando bandiere facendo roghi di qualsiasi testo che avesse una sola parola di ebraico.

Tutti i media avrebbero gonfiato la notizia fino all’inverosimile con la conseguenza di sfociare in violenze.

Perche’ tutto questo non succede? 

Principalmente perche’ in Israele la liberta' di parola e’ garantita e quindi non e’ammissibile fare dei roghi di libri solo perche’ di provenienza araba, secondariamente perche’ questo tende a smentire l’esistenza della cosidetta “lobby ebraica”, che con le sue ramificazione sul mondo intero, potrebbe condizionare la divulgazione delle notizie e che potrebbe pianificare manifestazioni e rivolte come normalmente e’ avvenuto e avviene nel mondo Islamico. Non ci dimentichiamo di diversi episodi avvenuti di recente quando, a torto o a ragione, le reazioni sono state cosi’ violente da creare ondate di panico in tutto il mondo occidentale con il risultato che la ricerca di una distensione da una parte era accolta con urla piu’ forti dall’altra.

Voglio stare a vedere se durante il prossimo anno qualcuno tentera’ di boicottare l’Egitto alla Fiera del Libro o se sara’ accolto come un vero e proprio ospite d’onore.

Angelo Shai

http://veritacontromenzogna.blogspot.com/

Vi autorizzo alla pubblicazione con il nome dell'autore

Angelo Shai


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