domenica 18 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
28.05.2008 L'ex presidente Carter si allea con i nemici dell'America
ha incontrato Hamas, invitato l'Europa a rompere con gli Stati Uniti, colpito la credibilità del suo paese con le dichiarazioni sulle "150 atomiche israeliane"

Testata: Il Foglio
Data: 28 maggio 2008
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Carter, un uomo sleale e vanesio»
Da Il FOGLIO del 28 maggio 2008:

La regola “buono o cattivo è il mio presidente” è da sempre l’architrave dell’unità americana nella politica internazionale. Le critiche all’Amministrazione in carica, anche durissime, si arrestano al confine oltre il quale si diventa obiettivamente alleati dei nemici dell’America. L’ex presidente Jimmy Carter, la cui conduzione della politica estera è segnata dai tragici errori compiuti in relazione alla rivolta khomeinista in Iran, è il primo esponente politico americano di rilievo a sottrarsi a questa regola. Prima ha incontrato gli estremisti di Hamas a Damasco, sfidando l’Amministrazione in carica e mettendo in imbarazzo anche i leader democratici, poi si è esibito in dichiarazioni che hanno il senso non della critica, ma del sabotaggio aperto. Ha invitato l’Europa a rompere con gli Stati Uniti sulla questione dell’embargo a Gaza dominata dalla fazione terrorista e golpista di Hamas, definendo come una forma di vassallaggio “imbarazzante” la lealtà europea all’alleato americano. Già che c’era si è anche esibito in un indiretto appoggio all’armamento atomico dell’Iran, condannato dalle Nazioni Unite e non soltanto dall’America, sostenendo che Israele possiede già 150 testate atomiche. Al presidente americano sono attribuiti tali poteri e un tale accesso alle informazioni più riservate che, una volta che ha cessato le sue funzioni, è buona norma una strettissima lealtà istituzionale e patriottica. Su questo hanno sempre confidato gli interlocutori della Casa Bianca, certi di avere a che fare con persone che non avrebbero mai violato i principi di riservatezza per una qualche esternazione esibizionista. Vere o false che siano le “rivelazioni” di Carter, costituiscono un vulnus per la credibilità di ogni presidente americano, oltre che un atto di profonda slealtà nei confronti degli interessi del suo paese. Il fatto che ciò accada in una fase delicata, nella quale si gioca una complessa partita tra Damasco e Gerusalemme, rende ancora più inconcepibile e pericoloso l’atteggiamento di un uomo vanesio.

Per inviare una e-mail alla redazione del Foglio cliccare sul link sottostante

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT