Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
"Una saldezza morale e un coraggio straordinari" Antonio Badini li attribuisce al generale Michel Suleiman, che ha consegnato il Libano a Hezbollah
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 28 maggio 2008 Pagina: 11 Autore: Antonio Badini Titolo: «Tre ragioni per sperare nel Libano di Suleiman»
Antonio Badini sul SOLE 24ORE elenca "tre ragioni per sperare nel Libano di Suleiman", come recita il titolo. La prima sarebbe
la statura politica di Michel Suleiman che continua a dimostrare una saldezza morale e un coraggio straordinari
Un capo di stato maggiore che cede di fronte alle violenze di una milizia terroristica, lasciandola agire impunemente, dimostra davvero "una saldezza morale e un coraggio straordinari" ?
La seconda ragione:
la si rinviene nello stesso discorso d'investitura del generale Suleiman che consacra e rende esplicita un'azione diplomatica che gli osservatori attenti accreditano al ministro degli Esteri saudita al-Feisal in contatto con l'omologo iraniano Mottaki e il cui positivo esito toglie gran parte di fondamento alle critiche della stampa israeliana all'intesa di Doha, che avrebbe favorito Hezbollah riconoscendo all'opposizione la minoranza di blocco.
Ricordiamo che Hezbollah si è impegnato a non rivolgere le sue armicontro i libanesi (accordo che ha già violato proprio nella crisi che ha preceduto l'elezione di Suleiman) , ma potranno di fatto decidere della pace e della guerra con Israele. Particolare di poco conto ?
Terza ragione: il dialogo di Damasco con Gerusalemme. Che è appena cominciato e che per ora suscita solo una serie di interrogativi senza risposta: la Siria interromperà i rapporti con l'Iran, con Hama e con lo stesso Hezbollah?