Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Arrestati a Bolzano 16 naziskin da mesi seminavano il terrore in Alto Adige, odiano gli ebrei, i neri e gli italiani
Testata: La Stampa Data: 18 aprile 2008 Pagina: 20 Autore: Anna Sandri Titolo: «“Italiani maiali” Arrestati a Bolzano»
Da La STAMPA del18 aprile 2008:
Sedici giovani arrestati, altre cento persone indagate e tra loro numerosi minorenni: con il bilancio di quella che è stata chiamata Operazione Odessa la Digos di Bolzano è certa di aver bloccato l'attività di un gruppo di naziskin che da mesi seminava il terrore in Alto Adige, attaccando chiunque fosse ritenuto «indegno» o «inferiore» per ideologia, per estrazione sociale, per provenienza etnica o razziale. Le accuse sono pesantissime, vanno dalla violazione della legge Mancino alle aggressioni per motivi etnici, razziali, religiosi, commesse in associazione. Delle sessanta perquisizioni eseguite ieri all'alba da wentoventi poliziotti, una in particolare _ in una malga a Saltusio _ ha portato al sequestro di materiale inquietante: una quantitàdi croci uncinate, di drappi e di emblemi nazisti. In quella stessa malga, è stato ricostruito, lo scorso 22 dicembre gli arrestati e molti dei denunciati avevano celebrato il solstizio d'inverno, riunendosi all'interno di un cerchio di fuoco e bruciando una bandiera italiana. «Un fenomeno pericoloso - lo ha definito il procuratore capo di Bolzano Cuno Tarfusser - soprattutto perché in grado di generare proselitismo». Le accuse
Sono trenta le aggressioni, in venti distinti episodi e alcune con conseguenze molto gravi per le vittime, che vengono contestate agli arrestati, tutte messe a segno nel Burgraviato e in Venosta. Prima dei pestaggi, gli insulti irripetibili sempre scanditi in tedesco: «ebrei» e «negri» i bersagli preferiti, ma gli italiani erano comunque «maiali». E mentre ci si interroga sulle ragioni del fenomeno, e si riflette sul fatto che altri simili gruppi neonazisti vengono segnalati in forte attività in zone limitrofe, le porte del carcere si sono spalancate per sedici ragazzi. Hanno tra i venti e i ventinove anni, segno comune la testa rasata.
Per inviare una e-mail alla redazione della Stampa cliccare sul link sottostante lettere@lastampa.it