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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
18.04.2008 Arrestati a Bolzano 16 naziskin
da mesi seminavano il terrore in Alto Adige, odiano gli ebrei, i neri e gli italiani

Testata: La Stampa
Data: 18 aprile 2008
Pagina: 20
Autore: Anna Sandri
Titolo: «“Italiani maiali” Arrestati a Bolzano»
Da La STAMPA del 18 aprile 2008:

Sedici giovani arrestati, altre cento persone indagate e tra loro numerosi minorenni: con il bilancio di quella che è stata chiamata Operazione Odessa la Digos di Bolzano è certa di aver bloccato l'attività di un gruppo di naziskin che da mesi seminava il terrore in Alto Adige, attaccando chiunque fosse ritenuto «indegno» o «inferiore» per ideologia, per estrazione sociale, per provenienza etnica o razziale.
Le accuse sono pesantissime, vanno dalla violazione della legge Mancino alle aggressioni per motivi etnici, razziali, religiosi, commesse in associazione. Delle sessanta perquisizioni eseguite ieri all'alba da wentoventi poliziotti, una in particolare _ in una malga a Saltusio _ ha portato al sequestro di materiale inquietante: una quantitàdi croci uncinate, di drappi e di emblemi nazisti. In quella stessa malga, è stato ricostruito, lo scorso 22 dicembre gli arrestati e molti dei denunciati avevano celebrato il solstizio d'inverno, riunendosi all'interno di un cerchio di fuoco e bruciando una bandiera italiana. «Un fenomeno pericoloso - lo ha definito il procuratore capo di Bolzano Cuno Tarfusser - soprattutto perché in grado di generare proselitismo».
Le accuse

Sono trenta le aggressioni, in venti distinti episodi e alcune con conseguenze molto gravi per le vittime, che vengono contestate agli arrestati, tutte messe a segno nel Burgraviato e in Venosta. Prima dei pestaggi, gli insulti irripetibili sempre scanditi in tedesco: «ebrei» e «negri» i bersagli preferiti, ma gli italiani erano comunque «maiali».
E mentre ci si interroga sulle ragioni del fenomeno, e si riflette sul fatto che altri simili gruppi neonazisti vengono segnalati in forte attività in zone limitrofe, le porte del carcere si sono spalancate per sedici ragazzi. Hanno tra i venti e i ventinove anni, segno comune la testa rasata.

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