Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Jimmy Carter, mentore di Barack Obama, incontra il leader del terrore è quanto consigliava la politica estera del governo Prodi
Testata: L'Opinione Data: 12 aprile 2008 Pagina: 2 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «JIMMY CARTER VUOLE INCONTRARE KHALED MESHAAL»
Su l'OPINIONE di oggi, 12/04/2008, con il titolo "JIMMY CARTER VUOLE INCONTRARE KHALED MESHAAL", l'analisi di Dimitri Buffa.
Jimmy Carter avrebbe intenzione di incontrare il terrorista di hamas latitante in Siria Khaled Meshaal durante il suo prossimo viaggio in Medio Oriente. La notizia è stata confermata ieri da un altro esponente del movimento di guerriglia islamica, Muhammad Nazzal, che sostiene addirittura che Carter abbia inviato una sorta di ambasciata a Damasco per preparare l¹incontro. Peccato però che l¹uomo in questione sia da anni un ³target² delle forze di sicurezza speciali di Israele e che un incontro dle genere precluderebbe allo stesso Carter ogni successivo meeting nello stato ebraico con le autorità di governo. Per la cronaca Tzipi Livni ed Ehud Olmert hanno già disdetto il programmato briefing con l¹ex presidente statunitense noto per gli scandali del fratello con le noccioline americane, nonché per essere stato il presidente americano che porta sulle spalle la terribile responsabilità dell¹andata al potere di Khomeini in Iran e la crisi dei 444 ostaggi americani all¹ambasciata di Teheran protrattasi per mesi ancora dopo la sua non rielezione. Livni e Olmert non lo incontreranno ufficialmente per ³precedenti impegni.² Benjamin Nethanyau, meno ipocritamente, ha detto che, ³con questa trovata² Carter ³ha ucciso²le residue possibilità di incontarsi con lui. E anche il dipartimento di stato americano ha messo sull¹avviso Carter affermando, per bocca del portavoce Sean Mc Cormack, che ³gli Stati Uniti non possono avere contatti con hamas perché questa organizzazione da anni figura nella black list delle formazioni terroristiche con cui è vietato tenere ogni forma di rapporto da parte di politici e funzionari dell¹amministrazione statunitense². Carter peraltro non è nuovo a idiozie politically correct e addirittura in Israele è stato dichiarato persona non grata nel 2006, quando diede alle stampe un ignobile pamphlet, ³Palestine: Peace Not Apartheid², in cui sposava la causa palestinese senza sé e senza ma. E soprattutto senza indicare il terrorismo islamico come un pericolo per tutto il mondo oltre che per Israele. E anche in America Carter rischia di venire presto preso di petto da quanti mal vedono queste forme di trattativa con i nemici nella guerra al terrorismo islamico. Uno di loro, Mark Kirk, senatore repubblicano, ci ha addirittura questionato in pubblico apostrofandolo così: ³Presidente Carter le voci dalle tombe di 26 americani uccisi da hamas ti implorano di non incontarti con Khaled Meshaal, l¹uomo che ha ordinato la loro uccisione².
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