Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ucciso un altro sacerdote in Iraq In arrivo un'altra invocazione alla pace
Testata: La Repubblica Data: 06 aprile 2008 Pagina: 12 Autore: Francesca Caferri Titolo: «Assassinato un sacerdote in Iraq»
Da REPUBBLICA di oggi, 06/04/2008, a pag.12, con il titolo " Assassinato un sacerdote in Iraq ", la cronaca di Francesca Caferri.
Non c´è pace per i cristiani dell´Iraq, sempre più nel mirino della violenza interconfessionale che insanguina il paese: a meno di un mese dal rapimento e dall´uccisione di monsignor Fraj Raho, arcivescovo caldeo di Mosul, sequestrato il 29 febbraio da un gruppo terrorista e trovato morto il 13 marzo, un altro sacerdote, questa volta di rito siro-ortodosso, è stato assassinato ieri mattina nella zona centrale di Bagdad. Padre Yousef Adel, 40 anni, sposato, è stato ucciso davanti al cancello della sua parrocchia, la chiesa di San Pietro, da un gruppo di uomini che gli hanno sparato da un´auto e che, secondo il racconto fatto dall´assistente del sacerdote alla Associated Press, sono immediatamente fuggiti a bordo della stessa macchina con cui erano arrivati. Padre Adel era già stato minacciato in passato, ma aveva deciso di non lasciare Bagdad o l´Iraq, come migliaia di cristiani hanno fatto dall´inizio della guerra ad oggi. Per prudenza si era spostato dal quartiere di Dora - zona a prevalenza sunnita dove le violenze negli ultimi due anni sono state devastanti - a quello di Karrada, un´area a maggioranza sciita dove però i cristiani sono molto numerosi e dove il livello di combattimenti e di attentati è stato relativamente basso negli ultimi mesi. Qui dirigeva una scuola superiore mista, dove studenti di entrambi i sessi e di tutte le fedi religiose hanno libero accesso. Il sacerdote era molto attivo: da poco aveva diretto un incontro di preghiera aperto a tutti i cristiani per invocare la pace in Iraq. Il cardinale Emmanuel III Delly, capo dei caldei, la confessione più numerosa fra i cristiani iracheni ha raccontato che l´intera comunità cristiana del paese è sotto shock per l´omicidio: «Cosa possiamo fare? Quante persone sono già state uccise?», ha detto disperato all´agenzia Reuters. Da Roma con un telegramma inviato dal segretario di Stato Tarcisio Bertone all´arcivescovo siro-ortodosso di Bagdad, Saverius Jamil Hawa, Benedetto XVI ha espresso il suo «profondo dolore» per l´uccisione del sacerdote e ha invocato nuovamente che per l´Iraq si trovi «la via della pace» e della tolleranza tra le varie componenti della società. Appelli simili il Papa li aveva lanciati all´indomani dell´omicidio dell´arcivescovo Raho e in gennaio: finora sono rimasti inascoltati.
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