Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il < nuovo corso > di Roberto Formigoni meglio tardi che mai
Testata: Il Giornale Data: 23 marzo 2008 Pagina: 11 Autore: Roberto Formigoni Titolo: «Perchè sono andato in Israele e Palestina»
Meglio tardi che mai, vien da dire, sulla lettera di Roberto Formigoni pubblicata oggi, 23/03/2008, a pag.11 dal GIORNALE. Dopo gli anni spesi in profiqui rapporti col mondo islamico, il governatore della Lombardia si accorge che non esiste solo il petrolio iracheno ma, nei dintorni, ci sono altre realtà. Il viaggio, da come lo descrive, deve averlo illuminato. E noi ne prendiamo atto con piacere, augurandoci che il < nuovo corso > continui.
Sono andato in Israele e in Palestina. Sono andato convinto più che mai perché quella è una delle terre dove si gioca il nostro futuro di italiani e di europei. Mentre in Italia si sentono gli slogan del ministro degli Esteri D’Alema che vuole dialogare con i terroristi di Hamas, mentre l’Europa continua a tacere mostrando assenza di strategia, ho voluto, come Presidente della Regione Lombardia, dare un segnale forte, in linea con iniziative peraltro già assunte da tempo. Noi italiani e noi europei dobbiamo assumere un ruolo da protagonisti in Medio Oriente e farlo sulla base di riferimenti precisi, tutti rivolti al raggiungimento di una pace vera. Non è più il tempo di strumentalizzazioni, di azioni solo legate alla ricerca di un effimero consenso: basta parole, ora sono necessari i fatti. Ho detto chiaramente al Presidente dello Stato di Israele Shimon Peres e a tutte le autorità ebraiche che ho incontrato (dal Rabbino Capo Yona Metzger, ai rappresentanti delle forze politiche di governo e dell’opposizione, ai leader delle principali associazioni ebraiche, sino agli straordinari italkim, gli italiani di Israele che tengono in vita la nostra cultura in quella terra) che il diritto all’esistenza nella sicurezza dello Stato Ebraico è punto irrinunciabile di ogni trattativa. I nemici di Israele sono i nostri nemici perché Israele rappresenta una parte della nostra identità. Lo Stato Ebraico è l’espressione della vitalità di valori e di ideali essenziali per tutti, quali la democrazia, la laicità, la centralità della persona e dei suoi diritti inviolabili. Difendere Israele vuole dire quindi difendere noi stessi, offrendo al Medio Oriente una reale chance di pace e a ognuno di noi la certezza di un futuro migliore. Ho voluto chiarire questa posizione anche di fronte al Primo Ministro palestinese Fayad. La Palestina deve credere nella pace, deve lottare per combattere il terrorismo e deve pensare ad Israele, non come un nemico da distruggere, ma come un partner, riconosciuto e legittimato, in un cammino comune. Roberto Formigoni
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