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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Nuove ombre su Gerusalemme 17/03/2008

Leggo solo ora la lettera sullo “status di Gerusalemme” e vorrei aggiungere alcuni dati oltre a quelli egregiamente sintetizzati da IC. La frase estrapolata da IC, sull’”annessione con la forza”, indica purtroppo un comune modo di pensare causato dalla colpevole disinformazione su Israele. Il Sionismo nasce da Sion, ossia uno dei Nove nomi di Gerusalemme. Pertanto, nessun sionista sarebbe stato coerente se avesse rinunciato alla sua Capitale biblica. In aggiunta, Gerusalemme è sempre stata una città a maggioranza ebraica, maggioranza cacciata dai giordani quando si annessero la sua parte orientale, la più importante. Fino al 2006, cioè fino all’allineamento antisraeliano ed antiamericano operato da alcuni paesi del centro-sud America, capeggiati da Chavez sodale di Ahmadinejad, conservavano la loro ambasciata a Gerusalemme, il Costarica e El Salvador, il cui presidente è stato insignito del Premio Nobel per la Pace. Ma il ricatto di nemici tanto potenti, a cui si sta aggiungendo l’Argentina della Kirchner, ha costretto i due piccoli stati a cedere e spostare le loro ambasciate nei dintorni di Tel Aviv. Gerusalemme non viene nemmeno menzionata nel Corano, ma è entrata nel contenzioso politico arabo che si ingegna in ogni modo a non riconoscere la legittima – culturale e storica - esistenza di Israele, sancita legalmente per ben due volte dal Diritto Internazionale. Su Gerusalemme, l’ONU prevedeva uno status internazionale. Ma, mentre l’ONU non ha avuto nulla da ridire sull’annessione di Gerusalemme est da parte giordana – va ricordato che agli ebrei non era concesso pregare nei loro luoghi sacri, dissacrati con il Muro Occidentale ridotto ad urinatoio, mentre dal 1967 Israele garantisce libertà di culto a Gerusalemme, così come da sempre all’interno del suo territorio a tutte le religioni – continua ipocritamente a non riconoscere Gerusalemme come Capitale di Israele. Se è vera la notizia che ho letto, sul forum palestina (http://www.forumpalestina.org/news/2008/Febbraio08/25-02-08GerusalemmeCapitaleAraba.htm ), la Lega Araba avrebbe designato per il 2009 la Città di Gerusalemme come Capitale Araba della Cultura. Un nonsenso, una follia. In aggiunta a Durban II, due appuntamenti che scateneranno gli odiatori di Israele. L’unica nota positiva, al momento, per quanto riguarda il secondo appuntamento, è che l’accusatore principe di Israele, Nelson Mandela, sarà presente al rally per le vittime di Sderot. Rally a cui invito chiunque lo voglia a partecipare. http://www.together4israel.org

 

Danielle Sussmann


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