Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Da quando in qua le percezioni – tra l’altro, snaturate dalla cultura dell’odio e dalla disinformazione - sono legittime ed autorevoli per un’analisi (se non psicanalitica)? L’ONUriporta i dati dell'assistenza umanitaria a Gaza, che Israele ha continuato a permettere e a fornire in prima persona, nonostante da Gaza partano gli attacchi contro la sua popolazione civile. I gazani musulmani e cristiani, dalla vittoria di Hamas, sono già partiti in 120 mila, spingendo un imam a decretare una fatwa per chi abbandonava il suolo “sacro”. Tanto sacro da averlo ridotto in un cimitero, usando la popolazione civile e le loro case come scudo umano e base di lancio dei razzi che colpiscono il territorio israeliano. Elezioni democratiche non instaurano automaticamente la democrazia, quando a vincere è un partito terrorista che pianifica solo distruzione e morte e non ha più bisogno del paravento dell’impegno sociale per affermarsi. Quanto alle costruzioni, si costruisce solo a Gerusalemme est, non in Cisgiordania dove è illegale. Le nuove abitazioni si costruiscono nel quartiere a maggioranza ebraica e vogliono controbilanciare quelle che il governo israeliano ha fatto erigere per i residenti palestinesi. Gli accordi della Road Map (tutt’ora l’unico documento valido, anche se inviso all’Italia, Spagna ed ex-Francia di Chirac), la lettera di intenti di Bush a Sharon del 2004, stabiliscono che Israele rinuncerà ai luoghi a più alta densità araba, in cambio di quelli a più alta densità ebraica. Quanto alla “notizia” del 5 marzo ripresa da Guido Olimpio da Vanity Fair, è ridicola perché non è una notizia, ma il segreto di Pulcinella. Gli USA hanno semplicemente sostenuto un potere più moderato rispetto a quello oltranzista e terrorista di Hamas. Se ne è scritto e parlato a iosa sui giornali e tv israeliani ed occidentali, prima e durante la guerra civile nella Striscia di Gaza. Il generale Dayton continua ad addestrare il Fatah. Altroché nuovo Irangate! Si tratta solo di una speculazione che gioca sull’amnesia (od ignoranza) dei più, in piena campagna elettorale USA. Ci si chiede perché la propaganda debba fare tanto presa da noi a discapito di un’onesta e seria informazione.