Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'Olanda non concede l'asilo a Seyed Medhi Kazemi se verrà rimandato in Iran verrà ucciso, in quanto omosessuale
Testata: L'Opinione Data: 13 marzo 2008 Pagina: 0 Autore: Giorgio De Neri Titolo: «Gay perseguitato in Iran espulso dall’Olanda»
Da L'OPINIONE del 13 marzo 2008:
Paradossale maniera di intendere i valori laici e progressisti quella di Gran Bretagna e Olanda: da una parte sponsorizzano i matrimoni tra gay, dall’altra, quando i gay sono iraniani, negano loro l’asilo politico e sono pronti a rispedirli in patria dove li attende una sicura esecuzione capitale. E’ esattamente quello che sta per accadere a Seyed Medhi Kazemi, il ragazzo gay iraniano di 21 anni che rischia in Iran la pena di morte a causa della sua omosessualità. E dire rischia non è un ipotesi: il suo amante a Teheran è stato già giustiziato tre mesi orsono e prima di venire messo a morte è stato anche torturato e costretto a confessare sia il nome del proprio amante sia dove si nascondesse all’estero. Più precisamente a Londra. Così l’Iran ha chiesto la sua estradizione come criminale comune al governo di Gordon Brown. E l’ha puntualmente ottenuta. Un po’ come nel caso di Pegah Emambakhsh, la lesbica iraniana che sta lottando a sua volta per non venire riconsegnata alle autorità della Repubblica Islamica dell’Iran. Nel caso di Seyed ci s’è messa di mezzo anche l’Olanda, paese in cui il giovane era fuggito vista la mala parata in Inghilterra. Ebbene è notizia di ieri che anche le autorità dei Pesi Bassi hanno deciso di non riconoscere alcun asilo politico al giovane per la propria omosessualità dichiarata. Amsterdam si limiterà a riconsegnarlo a Londra che a sua volta lo rimanderà con un volo di linea sino a Teheran dove l’attende morte sicura
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