Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Deliberatamente, il Corriere della Sera – almeno, nella sua versione web – fa intendere che il raid israeliano su Gaza, che ha causato anche la morte di un bambino palestinese di sei mesi (che ci faceva nell’edificio del Ministero degli Interni?), sia da considerarsi quale rappresaglia per la morte di un israeliano di 47 anni, padre di quattro figli. Deliberatamente, il Corriere vuol far ignorare che dal ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, 4500 sono i razzi – tra Qassam e Katyusha – che hanno colpito Sderot, il Negev occidentale e Ashkelon. Deliberatamente, il Corriere vuol far ignorare che 500 di questi razzi si sono abbattuti nel giro di soli 8 mesi, e che la morte dello studente (per specializzazione) israeliano di ieri si è verificata durante il lancio di ben 50 Qassam in una sola giornata. Gli abitanti israeliani sono sotto choc. Martedì, 26 febbraio scorso, Ariel Sharon ha compiuto 80 anni. Sua fu la scelta del ritiro totale ed unilaterale dalla Striscia di Gaza. Un editoriale sul Jerusalem Post di oggi, ricorda che la Striscia di Gaza poteva essere una nuova Singapore. Con milioni di dollari di apparecchiature a disposizione nelle fattorie, incluso il complesso delle serre, famoso in tutto il mondo. Tutto questo è stato sprecato. Nessun altro movimento di liberazione nazionale ha mai avuto tanto sostegno e così ampi fondi come quello palestinese. Né mai è stata offerta l’opportunità di raggiungere una totale indipendenza con il ritiro da parte dell’"occupante" di una buona fetta del territorio rivendicato. Non dimentichiamo poi, la cruenta, feroce lotta intestina tra Fatah e Hamas, che ha portato all’appropiazione illeggittima della Striscia di Gaza da parte di quest’ultimo. I rifugiati palestinesi continuano a vivere nei campi. I cristiani fuggono. Un predicatore musulmano è stato torturato ed ucciso per aver invitato ad aprirsi ad Israele e predicato contro Hamas. Lo scontento serpeggia per la Striscia. I gazani hanno fatto fallire due manifestazioni propagandistiche di Hamas, a ridosso di un tentativo di penetrazione forzosa del valico di Eretz – al confine israeliano - da parte di 200 "paficisti" americani. Ma tutto questo, viene taciuto anche dal Corriere della Sera che inevitabilmente legittima l’estremismo che a sua volta legittima il terrorismo. lettera firmata