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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Malaparte: il ruolo dellŽintellettuale. Piera Prister risponde a Sergio Minerbi 22/02/2008

Curzio Malaparte avraŽ avuto anche il merito di denunciare le stragi antisemite, ma dopo la guerra, non prima!

 SaraŽ stato anche una buona penna, ma con quella stessa penna ha contribuito a fomentare lŽodio razziale e il clima di delazioni e di terrore nellŽItalia fascista.

 EŽ bene leggersi le infamie contro gli ebrei che i cosiddetti intellettuali, incluso lui ed altri come Paolo Monelli, scrivevano sul Corriere della Sera, che non riporto per decenza, per non provare un senso di vergogna. Ma loro non si sono mai vergognati, pronti a saltare sul carro dei vincitori!

Io stessa dopo molti anni ho riletto Kaputt, ma devo dire che non sono riuscita ad arrivare al termine per il forte disinganno...

Quella penna che ha usato eŽ stata anche unŽarma micidiale di propaganda nazifascista che ha generato morte, la morte di quanti partirono e non fecero piuŽ ritorno. Se lui stesso, gli altri intellettuali e gli uomini di potere fossero stati piuŽ integri e se si fossero opposti a quellŽabietto regime, forse la Storia avrebbe avuto un altro corso.

Ben altri scrittori sono riusciti meglio di lui a denunciare i crimini del nazifascismo, come Primo Levi, che ha pagato di persona anche per tutti i compromessi immorali degli "intellettuali dŽallora", compreso il nostro Malaparte.

Non mi si venga a dire poi, che Malaparte, a suo merito avrebbe informato Mussolini e il Nunzio Apostolico a Berlino della strage di Jassy, percheŽ, vero o non vero,non cambia di un millimetro il giudizio morale su di lui- quellŽarticolo che ha scritto subito dopo lŽeccidio lo testimonia- Eppoi non mi risulta che Mussolini e il Nunzio Apostolico abbiano fatto alcuncheŽper fermare il corso degli eventi.

Penso, invece, che il caso Malaparte ponga un interrogativo etico su quello che dovrebbe essere il ruolo dellŽintellettuale nella societaŽdŽoggi. EŽ il ruolo di Fiamma Nirenstein, di Magdi Allam, di Aya Hirsi AliŽ e di altri, questi sono i veri intellettuali che rischiano la loro vita e sono nel mirino di fanatici fondamentalisti, avverso gli altri "intellettuali"-ottime penne-  che attizzano in un clima di crescente tensione, lŽodio antico anche se sanno che non si cheteraŽse non dopo aver fatto altre vittime.

Piera Prister Bracaglia Morante


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