Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Ancora impiccagioni in Iran quotidiani a confronto
Testata:La Repubblica - La Stampa Autore: Giampaolo Cadalanu - la redazione Titolo: «Iran, il giorno delle impiccagioni - Iran, dieci impiccati in un solo giorno»
Da La REPUBBLICA del 21 febbraio 2008:
Richiami dalla comunità internazionale, moratoria delle esecuzioni proclamata dall´Onu, appelli delle organizzazioni abrogazioniste: niente smuove gli ayatollah. La pena di morte resta un pilastro della politica di giustizia dell´Iran e i boia continuano a lavorare senza sosta. Ieri è toccato a dieci detenuti, impiccati sulle gru a Zanjan, nel nord del paese, e nel famigerato carcere di Evin, a Teheran. Sei erano ritenuti colpevoli di rapine a mano armata, altri quattro di omicidi. E il bilancio dei giustiziati ha già raggiunto quota 48 dall´inizio dell´anno. Il governo inquadra le esecuzioni in una campagna per "migliorare la sicurezza" in tutto l´Iran. Ma è difficile sfuggire all´impressione che, come sostiene Amnesty International, «la situazione dei diritti umani si sta ulteriormente deteriorando». Il "pugno di ferro", dicono profughi iraniani, ha forse ottenuto la riduzione della criminalità, soprattutto nella capitale. Un ragionamento che spiega le ultime esecuzioni, ma che difficilmente si può applicare a Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, ragazzi di 18 e 19 anni arrestati il 23 gennaio a Sardasht, nell´Azerbaijan iraniano, con le accuse di mohareb e lavat (cioè di essere nemici di Allah e di praticare la sodomia). I due hanno confessato sotto tortura di amarsi e ora hanno praticamente la certezza di essere condannati a morte, denuncia l´organizzazione EveryOne che ha raccolto oltre tredicimila firme per salvarli. Una sorte simile era toccata a Makwan Moloudzadeh, il 21 enne giustiziato nello scorso dicembre, ignorando tutti gli appelli, perché giudicato colpevole di aver amato un altro ragazzo all´età di 13 anni. La persecuzione degli omosessuali ha smosso la stessa Commissione europea, che rispondendo a un´interrogazione sul caso iraniano ha raccomandato ai paesi Ue di accogliere come "rifugiati" i gay perseguitati nel loro paese. L´accanimento nella pena capitale, senza nemmeno limitazioni di età e anche con la lapidazione, ha allargato ancora la distanza fra l´Iran e la comunità internazionale, già in rapporti difficili per la politica nucleare e per le dichiarazioni di Mahmoud Ahmadinejad. Anche ieri il presidente iraniano ha definito Israele «uno sporco microbo nero» e «spaventapasseri dell´Occidente», che uccide «uomini puri e pii». Ma i boia vanno avanti senza sosta. Se nel 2007 le esecuzioni portate a termine sono state 298, tutto lascia pensare che questa cifra sia destinata ad aumentare. L´unico progresso, se così si vuol chiamare, è che adesso le esecuzioni non sono più pubbliche, a meno di espressa autorizzazione.
Breve trafiletto (accompagnato, come l'articolo di REPUBBLICA, dalla foto riprodotta in alto) dedicato alla notizia dallaSTAMPA Perchè, ci si chiede, Farian Sbahi non dedica uno dei suoi lunghi articoli sull'Iran alle esecuzioni capitali ?
Dieci uomini sono stati impiccati ieri in Iran, sei all’alba nel carcere di Zanjan e quattro nel pomeriggio nel carcere di Evin. Salgono a 45 le sentenze di pena di morte eseguite nella Repubblica Islamica dall’inizio dell’anno.