Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Una notizia pressoché irriconoscibile perché deformata dalla disinformazione
Testata:La Stampa Autore: la redazione Titolo: «Raid israeliano a Gaza, diversi morti»
Una notizia data dalla STAMPA sul suo sito web
16/2/08 15/2/2008 (22:28) La Stampa 16/2/08 15/2/2008 (22:28) Raid israeliano a Gaza, diversi morti. L'obiettivo era un militante della Jihad islamica, Ayman al-Fayed, morto nel bombardamento insieme con i suoi due figli
GAZA Almeno sette palestinesi morti e oltre 50 feriti sono il bilancio di un raid condotto questa sera dall'aeronautica israeliana contro l'abitazione di un militante di Jihad islamica nel campo profughi di Bureij, nei pressi della Città di Gaza. L'obiettivo era Ayman al-Fayed, morto nel bombardamento insieme con i suoi due figlioletti, un maschio e una femmina. Tra le altre quattro vittime anche una donna. La casa è stata centrata da un missile. I feriti, tra cui circa 20 bambini, sono in gran parte familiari del militante. Non è¨ dato sapere le sorti della moglie di Fayed e degli altri loro tre figli, hanno riferito fonti mediche. Soltanto Fayed, 42 anni, capo di una cellula della Brigate Al Quds, braccio armato di Jihad, era un militante. Nella deflagrazione del missile sono state danneggiate almeno altre dieci abitazioni. I soccorritori stanno scavando tra le macerie per verificare se vi siano altre persone sepolte. Poco dopo l'attacco centinaia di palestinesi si sono assembrati davanti all'ospedale Martiri di Al-Aqsa, nel sud della Striscia, gridando vendetta. Nella Striscia di Gaza vi sono otto campi profughi e quello di Bureji è il più piccolo e il più popoloso. Almeno 179 persone, in prevalenza militanti di Gaza, sono morte dalla ripresa dei colloqui di pace in novembre ad Annapolis tra Israele e il presidente palestinese, il moderato Abu Mazen, costretto a riparare nella Cisgiordania occupata dopo il colpo di mano di Hamas. Da settimane Israele ha chiuso tutti i valichi con la Striscia di Gaza in risposta agli attacchi di razzi dei gruppi militanti palestinesi. Lunedì il generale Gaby Ashkenazi affermò che l' esercito israeliano era «preparato e pronto a estendere le operazioni in conformità con le decisioni prese». Il giorno seguente, il ministro della Difesa, Ehud Barak, affermò che le forze armate avrebbero fatto tutto il necessario per fermare gli attacchi di razzi.
La stessa notizia sul New York Times
New York Times 16/2/08: JERUSALEM ” A senior military commander of the radical Islamic Jihad movement was killed Friday night along with at least five others as a powerful explosion destroyed his house in Gaza, but the Israeli military denied having anything to do with the blast. The three-story house of Ayman Atallah Fayed was destroyed and six nearby homes damaged in the crowded Bureij refugee camp, Palestinian witnesses said. As many as 40 people were wounded, 9 of them critically, according to a Gazan Health Ministry official, Dr. Moawiya Hassanain, and more casualties were being evacuated. Some reports put the number of dead at eight. Islamic Jihad's spokesman, Abu Ahmed, accused Israel of carrying out an airstrike that caused a "Zionist massacre" but a spokeswoman for the Israeli Defense Forces flatly denied that Israel was responsible for the explosion. "There was no attack in the Gaza Strip," the spokeswoman said. "The I.D.F. did not attack tonight in the Gaza Strip," she said. Local Hamas police officers told The Associated Press that the cause of the blast was not clear. Islamic Jihad is among the groups that launch crudely made rockets at Israel from Gaza, and Palestinians speculated that an arms cache might have exploded. Separately, just before dawn on Friday, masked gunmen attacked the Gaza City premises of the Y.M.C.A. and blew up its 8,000-volume library, according to Eissa Saba, the center's director. A second bomb was defused. A dozen gunmen overpowered two security guards and brought them to northern Gaza, where they were later released. It was the latest attack on institutions associated with Christianity, attacks condemned by Hamas, Fatah and local nongovernmental organizations like the Palestinian Center for Human Rights. Some 3,500 Christians, mostly Greek Orthodox, live in the Gaza Strip. La Stampa 16/2/08 15/2/2008 (22:28)
Dunque Israele nega di aver effettuato raidquando la casa a Bureij è esplosa. L'ipotesi di un esplosione accidentale di un ordigno usato dai terroristi è avanzata anche da palestinesi. Nessun cenno, sulla STAMPA all'assalto anticristiano alla Y.M.C.A
Per inviare una e-mail alla redazione della Stampa cliccare sul link sottostante