Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Accordo tra Hamas ed Egitto per la chiusura di Rafah due cronache a confronto
Testata:Corriere della Sera - La Repubblica Autore: Alessandra Coppola - la redazione Titolo: «L'Egitto richiude Gaza con l'appoggio di Hamas - A Gaza tornano i sigilli Israele: "Nuova barriera"»
Dal CORRIERE della SERAdel 4 febbraio 2008:
GERUSALEMME — Barriere metalliche e filo spinato, il muro scucito di Rafah è stato rattoppato. Con la benedizione del «governo» islamico di Gaza. Hamas ha aperto il valico, Hamas lo richiude. Miliziani armati di bastone bloccano i palestinesi che riprovano ad attraversare la frontiera con l'Egitto, dopo dodici giorni in cui andare avanti e indietro era diventato stranamente normale. Autorizzato a uscire dalla Striscia solo chi è in possesso di documenti egiziani: parenti, amici, fidanzati promessi che avevano approfittato dell'improvviso canale per rimettersi in contatto. Dall'altra parte del confine, i militari del Cairo, dopo decine di tentativi andati a vuoto, riescono a sigillare le falle, lasciando un unico varco per i palestinesi (ancora migliaia) attardatisi in Egitto. Ora che Hamas ha deciso, l'operazione riesce, al prezzo di qualche sasso e pochi spari in aria. Capolavoro di immagine in patria, con la popolazione che riconosce al gruppo islamico il merito di aver trovato una via d'uscita all'embargo totale messo in atto da Israele il 17 gennaio (in reazione ai lanci di Qassam) e spinto al limite della catastrofe umanitaria, con i rifornimenti di latte e farina bloccati ai valichi e le macchine della dialisi in tilt negli ospedali per l'assenza di corrente. Ma anche successo diplomatico, se il Cairo ha dovuto ricevere Mahmoud Al Zahar, influente leader di Hamas — e riconoscere di fatto il governo islamico nella Striscia — per arrivare a un accordo sulla chiusura di Rafah. Definitiva? Hamas sostiene di aver avuto assicurazioni che il valico sarà riaperto per fornire ai palestinesi «quello di cui hanno bisogno»: «I camion di cibo e medicine arriveranno a Gaza dall'Egitto », indica Zahar, ribadendo l'intenzione di «affrancare » la Striscia dalla dipendenza dallo Stato ebraico, spostando il peso sul Cairo. Il governo egiziano, in difficoltà, s'appella «alla cooperazione delle altre parti, Israele e Unione europea»; la Lega araba ritiene necessari ulteriori colloqui con Hamas, ma anche con l'Autorità nazionale palestinese, grande esclusa, che da tempo chiede senza successo di partecipare alla gestione dei valichi. Il più inquieto resta lo Stato ebraico. Lo Shin Bet segnala l'ingresso «massiccio» a Gaza di armi, addirittura missili terra-aria, e di miliziani addestrati in Iran. Per fermare eventuali attacchi dal Sinai il ministro della Difesa Ehud Barak (che ieri ha sciolto le riserve: non si dimette) pensa a un nuovo muro di 250 chilometri lungo il confine.
La stessa notizia così come è riportata da REPUBBLICA Nè dal titolo, né dal testo, si capisce che la chiusura di Rafah è stata concordata tra Hamas ed Egitto. Sembra che i "sigilli" e l'isolamento di Gaza dipendano dalla nuova barriera che Israele nemmeno ha ancora costruito. Ecco il testo:
A Gaza tornano i sigilli Israele: "Nuova barriera" RAFAH - La Striscia di Gaza è di nuovo tagliata fuori dal mondo. La polizia egiziana ieri ha sigillato l´ultimo varco della frontiera di Rafah, mentre le forze di sicurezza di Hamas mantenevano l´ordine sul lato palestinese. Quasi un milione e mezzo di abitanti sono isolati in 360 chilometri quadri. Nel timore che dall´Egitto possano arrivare armi ed esplosivo, Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha chiesto al governo di Hamas di erigere una barriera simile a quella che isola la Cisgiordania.