Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Democrazia in Medio Oriente ? Che sciocchezza Ennio Di Nolfo preferisce la falsa stabilità delle dittature
Testata: Il Messaggero Data: 14 gennaio 2008 Pagina: 1 Autore: Ennio Di Nolfo Titolo: «La strategia americana dai principi al realismo»
E' finita la politica dell'"esportazione della democrazia", annuncia compiaciuto Ennio Di Nolfo sul MESSAGGERO del 14 gennaio 2008. Le dichiarazioni di Bush sull'Iran sarebbero essenzialmente retoriche, nessuna azione concreta verrà intrapresa nella fase finale dell'amministrazione. Di più, espressioni del discorso del presidente americano come "Sappiamo per esperienza che la democrazia è il solo sistema di governo che garantisca una pace stabile e duratura" contraddicono " ciò che avvenuto in Iraq e ciò che avviene, per esempio, nei paesi arabi che Bush chiama a raccolta intorno alla politica americana".
Affermazione difficilmente comprensibile, dato che l'instabilità irachena non dipende certo dalle appena costituitesi istituzioni democratiche, ma dal tentativo di abbatterle da parte del terrorismo. D'altro canto, "l'esportazione delle democrazia" non coincide, come vorebbe Di Nolfo con "l'epurazione degli esponenti del pasato regime" baathista. Quest'ultima, con ragione o meno, è stata sospesa per cercare di dare maggiore stabilità all'Iraq, la prima no.
In quanto all'Iran: può darsi che Di Nolfo abbia ragione sulla difficoltà politica per l'amministrazione Bush di intraprendere azioni decisive. Quel che è certo è che, cambiato il vertice del potere politico statunitense, la minaccia iraniana resterà. Denunciarla non è "retorica" in contraso con il "realismo". Al contrario. E' un raro esercizio di realismo autentico.
Per inviare una e-mail alla redazione del Messaggero cliccare sul link sottostante