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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Bambini incarcerati nel mondo islamico, e strumentalizzazioni 18/12/2007

Una  lettera inviata a Igacio Cembrero di El Pais, aproposito dell'articolo, pubblicato in Italia da La REPUBBLICA, che si può leggere, con la nostra critica al seguente link:

http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=4&sez=110&id=22883

La lettura del suo articolo sul bambino incarcerato con la madre pone non pochi argomenti di discussione.

Non ci voleva questa storia raccontata da un testimone per sapere di quali vergogne siano colpevoli
la maggior parte dei governi del mondo. Ma chissà se lei la avrebbe raccontata anche se l'ambiente
in cui la storia si è verificata fosse stato diverso!
Io penso che per denunciare queste storie, invero ahimè comunissime, lei avrebbe fatto meglio se avesse
scelto un protagonista che, già prima di iniziare la sua disavventura, non fosse stato istruito (come leggo nel suo
articolo) a raccontare frottole. Allora si che avrebbe potuto dare davvero pathos alla storia, che lei fa
concludere con un ambiente (fondamentalista?) che rifiuta questo poveretto.
Ma lei scrive anche di una malattia psichica contratta in carcere dal bambino, e allora mi chiedo quale sia
il vero scopo del suo articolo. Infatti le malattie psichiche non sono come, ad esempio, le malattie virali.
Certo un bambino non potrà non essere traumatizzato da una simile esperienza. Ma non crede che un 
bambino di 10 anni (tanti ne aveva all'inizio della storia) non sia traumatizzato anche per il semplice
fatto di essere invischiato in una faccenda di guerra, come quella di Al Queida contro i regimi monarchici 
arabi? Ed allora non c'è bisogno di inventarsi malattie psichiche contratte in carcere.
Credo che sia doveroso denunciare queste storie, ma che sia parimenti doveroso farlo con la
massima selezione delle diverse realtà, senza cercare solo una semplice attenzione superficiale
del lettore. In Arabia Saudita, così come in Marocco e in tutti i paesi islamici lei potrà trovare
con estrema facilità, purtroppo, bambini accusati di delitti e quindi incarcerati nonostante la
loro età. E questo doveva essere il tema vero. Senza dimenticare che anche sotto i regimi
dei fondamentalisti vicini a Bin Laden questa è la norma, cosa che lei dimentica di sottolineare.
lettera firmata

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