Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gli italiani sono un popolo enigmatico,viscerale ,spesso infelice.l'abitudine a fuggire è antica,consolidatasi in secoli di conquiste e occupazioni del paese.In italia indifferenza e ipocrisia sono veri e propri strumenti inconsapevoli di difesa.Destra e sinistra sono le versioni moderne di antiche lotte tra guelfi e ghibellini,tra bianchi e neri.,persino tra orazi e curiazi.Qui è sempre andata così ed è forse anche per questo che è stato facile manipolare la coscienza popolare dei "figli della resistenza"orientando sentimenti di identificazione affettiva con il popolo palestinese.Per capire che non è semplice antisemitismo occorre porre l'attenzione l come gli italiani sopratutto di sinistra parlano e pensano di sè stessi,c'è una forte antitalianità,un rifiuto di sè,e una ricerca continua di eroi e di identità migliori.E'un inganno e un amaro autoinganno.Un bisogno continuo di un nemico su cui proiettare l'odio di sè.Persino nell'Islam credo accada qualcosa di simile,almeno nelle ,proiezione di rabbia frustrazione,scarica di adrenalina.Prima delle Torri gemelle furono abbattuti i Bhudda.Il buddismo,ma è meglio dire la via del Bhudda ovvero questa pratica,rappresenta l'antitesi di tutto ciò che chiede sacrificio di sangue,violenza,eroicità mitica.Il rappresentante di questa forma di fede rappresenta la rinuncia all'esercizio del potere prevaricante non solo sull'uomo ma su tutte le creature. e quindi il nemico di varie forme di potere violento presente nel mondo.
Nella continua guerra civile delle anime che ha sconvolto generazioni di italiani,il farsi strada di un pensiero non violento è difficile.Ben sappiamo come lo stesso pacifismo rappresenti spesso inconsapevolmente rabbia,bisogno di odio,di adrenalina come di una droga,di capro espiatorio.io penso anche però,che il mondo non è immutabile.Per esempio a Milano dove il Dalai Lama è stato ricevuto dalla porta di servizio dai potenti e dai politici,la gente sia accorsa in massa a seguire gli insegnameti di non violenza.Molta di questa gente son certa era di sinistra.Sull'emittente radiofonica della sinistra l'arrivo del Dalai Lama era ricordato da giorni,il comportamento dei politici"tutti Cina coltivi la schiavitù e uccida i lavoratori.Il mondo è lontano dalla non violenza,Gandhi è stato ucciso,il Dalai lama è una specie di prigioniero capo di un popolo martoriato,che potenti come il Papa non ricevono per paura.lo stesso popolo ebraico fù sterminato non solo per odio o invidia ma per ignavia.Dante mise li ignavi negli inferi eterni nel Buddismo non è previsto nessun inferno solo un lungo cammino di evoluzione. Chi avrà ragione?Shalom