Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Il ministro degli Esteri italiano indossa la kefiah due cronache scorrette
Testata:L'Unità - Il Messaggero Autore: la redazione Titolo: «D'Alema indossa la kefiah - D'Alema, la kefia e la causa palestinese I prossimi mesi decisivi per la pace»
Massimo D'Alema partecipa alla "giornata internazionale di solidarietà con i diritti dei palestinesi", riccorrenza voluta dall'Onu che abitulmente si risolve in un'occasione propagandistica antisraeliana. Il ministro degli Esteri italiano eraseduto a fianco di Hilarion Capucci, vescovo melchita di Gerusalemme arrestato dagli israeliani mentre trasportava armi e rilasciato su interessamento di Paolo VI, con la promessa, mai rispettata, che non si sarebbe più occupato di politica mediorentale. Ha indossato una kefia, poi l'ha riposta dichiarando "Sono un vostro storico amico. Ora consentitemi di parlare da ministro degli Esteri". Una frase che lascia molte perplessità. Qual'è il vero D'Alema ? Il "ministro degli Esteri" o lo "storico amico" dei palestinesi ? Un caso di "doppiezza" togliattiana ?
Di seguito riportiamo il trafiletto con il quale L'UNITA' ha dato la notizia.:
ARRIVATO alla giornata internazionale di solidarietà con i diritti dei palestinese, gli viene porta una kefiah e Massimo D’Alema la indossa per qualche momento. D’Alema raggiunge si siede accanto all’arcivescovo di Gerusalemme in esilio, mons. Capucci ed ascolta i primi interventi con la kefiah attorno al collo. Ma poco prima di iniziare a parlare davanti alla platea se la sfila e la piega riponendola con cura al suo fianco.
Hilarion Capucci non è l'"arcivescovo di Gerusalemme in esilio". Piuttosto, è l'"arcivescovo di Gerusalemme a piede libero", visto che gli israeliani lo avevano arrestato per la sua complicità con il terrorismo.
Anche la cronaca del MESSAGGERO definisce Capucci arcivescovo di Gerusalemme in esilio. Vi si legge inoltre questa frase su D'Alema:
Amico, va detto, soprattutto del presidente Abu Mazen, che cerca la pace insieme al premier israeliano Olmert, e molto meno dell'ala palestinese stretta a Gaza intorno a Hamas e protetta dall'Iran
Non sappiamo da dove il quotidiano romano abbia tratto le sue informazioni sull'attuale politica estera italiana. Devono essere informazioni molto speciali, visto che tutti gli altri ricordano i tentativi di D'Alema di leggittimare Hamas come interlocutore della comunità internazionale, idipendentemente dal riconoscimento o dal non riconoscimento di Israele.