Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Chi offre una tribuna a David Irving non difende la libertà di opinione come invece pensa Giovanni Belardelli
Testata: Corriere della Sera Data: 20 novembre 2007 Pagina: 51 Autore: David Irving Titolo: «Tolleranza anche per Irving»
Invitare David Irving, lo storico negazionista, antisemita e neonazista, a parlare alla prestigiosa Oxford Union Debating Society significa ricordare "che la libertà di opinione si misura anche in relazione alle idee che consideriamo sbagliate e perfino aberranti.", come sostiene Giovanni Belardelli sul CORRIERE della SERA del 20 novemre 2007 ? No, significa offrire una tribuna e una legittimazione alle "idee" e a alle menzogne di Irving. La "libertà di opinione" non comporta nessun obbligo di offrire un pubblico, e riflettori pubblicitari, a chiunque pensi di avere qualcosa da dire. Invocarla nel caso di Irving e della società di dibattiti di Oxford significa soltanto cercare un alibi per l'incapacità di riconoscere e isolare la barbarie.
Ecco il testo dell'articolo:
Giunge dall'Inghilterra una piccola lezione pratica sul significato della libertà di opinione. La prestigiosa Oxford Union Debating Society intende invitare a una discussione sui limiti della libertà di parola lo storico negazionista David Irving. L'invito, ha dichiarato il presidente dell'associazione al «Venerdì di Repubblica», non implica affatto un accordo con le sue posizioni, ma la convinzione che tutte le idee debbano poter essere espresse. Proprio una tale convinzione sembra essersi invece appannata nell'Europa continentale, dove si sono moltiplicate le leggi che prevedono il carcere per chi neghi lo sterminio degli ebrei, o non definisca come genocidio il massacro degli armeni, o (nella Repubblica Ceca) non riconosca i crimini del comunismo. L'iniziativa di Oxford ci ricorda appunto che la libertà di opinione si misura anche in relazione alle idee che consideriamo sbagliate e perfino aberranti.
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