Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
L'Autorità palestinese rifiuta di riconoscere Israele come "Stato ebraico" lo dichiara il consigliere di Abu Mazen Saeb Erekat
Testata: Corriere della Sera Data: 13 novembre 2007 Pagina: 14 Autore: la redazione Titolo: «Erekat: «Non riconosciamo Israele come uno Stato ebraico»»
Dal CORRIERE della SERA del 13 novembre 2007:
GERUSALEMME — Adesso che sembra esserci una data definita (il 27 novembre), i negoziati tra israeliani e palestinesi per il vertice di Annapolis diventano «difficili». Saeb Erekat (foto), consigliere di Abu Mazen, ha spiegato che le due squadre non hanno ancora cominciato a stilare un documento comune. E ha aggiunto un commento, che ha aumentato le distanze diplomatiche: «Riconosciamo il diritto di Israele a esistere. Ma i palestinesi non accetteranno Israele come uno Stato ebraico». «Il riconoscimento della nostra identità — ha commentato Miri Eisin, una portavoce del premier Ehud Olmert — non è in discussione. Ci aspettiamo questo passo da qualunque nazione voglia avere un trattato di pace con noi». I preparativi per il summit negli Stati Uniti — che secondo la radio israeliana dovrebbe svolgersi per un solo giorno— passano anche dalla Turchia. Ad Ankara, sono in questi giorni Abu Mazen e Shimon Peres. Peres sarà il primo capo di Stato israeliano a parlare davanti al parlamento turco. Preannunciando la vista del presidente, il premier israeliano Olmert aveva parlato esplicitamente di un evento di portata epocale: «La Turchia — aveva detto — è un importante Paese musulmano e democratico, che può giocare un importante ruolo nel nostro riavvicinamento al mondo arabo». Abdullah Gül si è proposto anche come mediatore con la Siria: «Damasco è interessata alla pace vera». Il presidente turco ha sostenuto con Peres la necessità che i siriani vengano invitati ad Annapolis e si è offerto di lavorare per il rilascio dei due soldati israeliani rapiti dagli Hezbollah, nell'estate del 2006.
Per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera cliccare sul link sottostante lettere@corriere.it