Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
ciò che Lei scrive è veramente allarmante e sconcertante.
In poche parole Lei hai denunciato un fatto gravissimo. La nostra polizia, per l’apprendimento della lingua e cultura araba, ha usufruito di due associazioni straniere e di docenti dell’Università di Tripoli e di scuole coraniche italiane. Inoltre tale processo di formazione è stato affidato all’Università di Rabat, indipendentemente da chi insegnava.
Giustamente Lei scrive che “Il ministero dell'Interno dovrebbe limitarsi a far rispettare la legge e l'ordine così come previsto dal diritto e dalle norme operative dello Stato italiano”. Ma non solo, a parer mio, il ministro dell’Interno deve soprattutto rispettare la legge.
Non so con quale legittimità tale ministero possa aver demandato la formazione della polizia italiana a enti stranieri, quando qui in Italia esistono Facoltà Universitarie istituite proprio per istruire gli studenti nelle lingue orientali, fra cui c’è anche l’arabo, l’islamistica, la filosofia islamica e altri esami sulla cultura e storia dell’Islam. Fra questi posso menzionare l’Università di Venezia “Ca’ Foscari” e l’Istituto Orientale di Napoli, benché già da molti anni gli studi di arabistica si siano estesi a tutte le Università italiane. Vale la pena di ricordare che soprattutto all’Istituto Orientale di Napoli era demandato il compito d’insegnare le lingue straniere, in modo che i futuri funzionari fossero ben preparati a capire la lingua e la cultura dei paesi in cui venivano inviati.
Il ministro dell’Interno dovrebbe spiegare:
In che cosa difettano i docenti delle Università italiane, rispetto a quelle straniere.
Se difetti e carenze formative esistono, perché non li denuncia al ministro competente, affinché proceda nei loro confronti a norma di legge.
Se non ritiene di essere incorso in eccesso di potere e violazione di legge.
Se la Corte dei conti ha registrato gli atti spesa relativi a tale iniziativa di formazione della polizia italiana.
Detto questo l’opposizione che cosa fa? Dorme o si diletta ad apparire in televisione per dire sempre le stesse cose contro Prodi o va in Parlamento solo per leggere il giornale, salvo a fine mese intascare il lauto compenso a carico del contribuente italiano?
Chi avrà coraggio, fra i politici italiani, di denunciare un simile abuso?